da Il Nostro S.Paolo n 6 dicembre
C’era una volta… un pezzo di legno. Così comincia la storia del figlio del falegname, di Pinocchio e tale mi sembrava di essere da bambino: poca voglia di studiare e di andare a scuola, voglia di divertirsi; poi un compagno di scuola un giorno mi fece un invito: “don Franco mi ha detto di chiederti se vuoi fare il chierichetto”. Lì per lì la proposta non mi interessava perché preferivo la domenica andare a pescare, ma poi questo invito mi ronzava sempre nella testa e poi gli amici mi dicevano che dopo la Messa si giocava a calcino o a ping-pong al circolo…e mi decisi di accettare. Fu la svolta della mia vita, pian piano ho fatto amicizia con un figlio del falegname un po’ diverso da Pinocchio, perché aveva desideri e sogni che assomigliavano di più ai miei, più alti di quelli di Pinocchio e poi gli piaceva la pesca, anche se i suoi pesci preferiti sono gli esseri umani. A ciò si aggiunse un anno dopo l’incontro con un sacerdote che visitava tutte le parrocchie incontrando i ragazzi per raccontare del Seminario. Il suo racconto non mi lasciò indifferente, perché in casa, i miei genitori mi stavano prospettando, dopo la fine della 5a elementare, la collocazione in un collegio per continuare gli studi. E perché no, il Seminario! Il 30 settembre 1969 feci il mio ingresso a Imola in via Garibaldi, eravamo tantissimi circa 80 tra ragazzi e giovani. Il mio intento era quello di frequentare le scuole medie poi di rientrare a casa per le superiori. Ma il Signore che dispone i tempi e le stagioni, mi ha suggerito di continuare e così per farla breve l’11 dicembre 1983 insieme ad altri 5 amici siamo stati ordinati Sacerdoti. 40 anni di cammino, tantissimi volti di persone incontrate e che porto nel cuore, 7 comunità parrocchiali nelle quali il Signore mi ha chiamato a servire la Chiesa, tanti servizi alla diocesi, come segretario del Vescovo Dardani e Fabiani, assistente dell’Azione Cattolica, del CSI (centro sportivo italiano), dell’Associazione Cattolica Esercenti Cinema. L’ingresso nell’Agesci come Assistente ecclesiastico di vari gruppi. E’ difficile riassumere 40 anni di ministero, quello che però più mi interessa è di esprimere la mia Gratitudine per questo dono che Dio mi ha dato, dell’onore di poter essere un umile servitore di Gesù, della Chiesa, di essere stato chiamato a lavorare nella sua vigna. Ringrazio il Signore per le persone che mi hanno accompagnato: per i miei genitori, che inizialmente con fatica, hanno accolto questa scelta e mi hanno incoraggiato, i miei educatori e superiori del Seminario di Imola e di Bologna, i sacerdoti con cui ho condiviso questi anni di ministero, il Vescovo Dardani che mi ha ordinato e i suoi successori, i tantissimi amici che mi accompagnano in questo cammino con l’affetto e la preghiera. 40 anni di gioie, di speranze, di fatiche, di sofferenze, e qualche delusione, tutto però col cuore, quello che Gesù mi trasmette giorno per giorno con la sua fedelissima presenza. Ho toccato con mano tantissime volte i frutti della Sua Grazia, perché sotto sotto quel Pinocchio c’è ancora, per fortuna che Geppetto (il Signore) e la fata turchina (la Madonna) mi stanno sempre vicino e pur usando spesso i martelli, non ho mai colpito il “grillo parlante” della mia coscienza.
Grazie al Signore e grazie a tutti.
Con affetto don Pietro.