Il PRESEPE PARLA ANCORA ALLA NOSTRA VITA ?
Ogni anno, nella vicinanza del Natale, durante il tempo di Avvento e solitamente dopo la solennità dell’Immacolata, andiamo nei nostri ripostigli a tirar fuori gli scatoloni con il materiale per preparare il presepe, e la nostra mente comincia ad affollarsi di tante idee su come realizzarlo, ci si confronta con i propri figli e/o nipoti, si coinvolgono nella esecuzione e per noi adulti diventa occasione per qualche pensiero nostalgico della nostra fanciullezza, quando con pochi mezzi, un po’ di legna, un poì di carta e tanto muschio raccolto vicino ai fossi o ai canali e qualche statuina (ogni anno se ne comprava una o due delle nuove o si facevano a scuola con la creta) si realizzava il presepe. Anche Papa Francesco fa il presepe e quest’anno ha voluto condividere con tutti gli uomini del mondo una sua riflessione su quello che Lui chiama “il mirabile segno del presepe”. Il Santo Padre conclude la sua riflessione con un’ affermazione fondamentale: “non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o modificarsi ogni anno; ciò che conta è che esso parli alla nostra vita. Dovunque e in qualsiasi forma il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizioni si trovi…” Il presepe ci ricorda il Papa fa “parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede: a partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli, grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. E a sentire che in questo sta la felicità. “
Dal latino praesepium (mangiatoia) viene il nome presepe: come dice Sant’Agostino : “ Adagiato in una mangiatoia, divenne il nostro cibo”. Perché il presepe suscita tanto stupore e ci commuove ? Anzitutto perché manifesta la tenerezza di Dio, Lui il Creatore dell’Universo, si abbassa alla nostra piccolezza. In Gesù il Padre ci ha dato un fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo la direzione; un amico fedele che ci sta sempre vicino, ci ha dato il suo Figlio che ci perdona e ci risolleva dal peccato. Realizzare il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme, ci aiuta ad immaginare le scene raccontate nei Vangeli, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale. Accogliamo allora l’invito del Santo Padre a fare il presepe anche piccolino, perché esso sia un segno che ci faccia riflettere sulla nostra vita e sul nostro rapporto col Signore. E vi invito a leggere e meditare la lettera del Papa sul significato del presepe dal titolo “ADMIRABILE SIGNUM”. Buon Natale a tutti carissimi parrocchiani di Massa Lombarda, per piacere non celebrate la festa del Natale, senza aver verificato che il Festeggiato sia con voi. E approfitto dell’occasione per augurarvi anche un Buon Anno nuovo 2020.
don Pietro, parroco.