Il Nostro S.Paolo – Editoriale – Giugno 2017

Festa della Ripresa 2017

Laboratorio di Carità.

La festa della ripresa, senza un obiettivo ben preciso, rischierebbe di essere una sagra come tante altre, organizzata bene quanto volete, dove si mangia bene, e dove si partecipa ad eventi più o meno spettacolari, ma così resterebbe sempre un contenitore vuoto. Per cui  più è ambizioso l’obiettivo e più diventa prezioso,  anche il contenitore.

Il contenuto è prima di tutto fatto di persone, tutte quelle che compongono la nostra comunità e hanno deciso di impegnarsi per questo progetto, inoltre da tutte le persone che verranno alla nostra festa, che per diverse motivazioni decideranno di entrare nel campo del nostro oratorio anche con qualche timore o pregiudizio. Una domanda allora è d’obbligo: cosa vogliamo far loro assaggiare della nostra comunità cattolica ? Cosa abbiamo da offrire loro? Dopo esserci impegnati in questo anno pastorale a pregare, meditare, personalmente e in gruppo sull’ inno alla  carità di san Paolo, non vedo opportunità  migliore che  far incontrare queste persone con  quello spirito di carità che siamo chiamati a testimoniare  in questa festa. Il Signore ce lo chiede espressamente: sia questo avvenimento un’occasione da non perdere per vivere l’accoglienza, la fraternità, la collaborazione, il servizio, la corresponsabilità nello stile della carità, così come ci ha insegnato l’apostolo. Se nella nostra festa non si respirerà quest’aria, e non si assaggerà il cibo della carità allora essa non avrà niente di diverso da qualsiasi altra sagra.  Ma ce la sentiamo di impegnarci per un progetto così ambizioso ? Non dobbiamo spaventarci delle nostre fragilità, del rischio di poter sbagliare o non essere all’altezza della situazione, ma dobbiamo confidare più che mai nell’Amorevole presenza del Signore in mezzo a noi.

Per non dimenticarci di questa stile ambizioso, ma profondamente cristiano  abbiamo pensato ad un segno che ci ricordi sempre stile e contenuto: una maglietta con sopra riportate le varie caratteristiche della carità (l’idea non è mia) che diventi la maglia della festa in modo che ciascuno potrà ricordare all’altro in che cosa consiste la nostra missione, vivere la carità nel concreto, comprendendo che essa è fatta di tanti piccoli gesti, semplici, ma necessari cosìcchè uno vicino all’altro ne tesse la trama, perché questa maglia sia l’espressione di quella rete di rapporti che vogliamo realizzare tra di noi, ma non tanto trasportati da umana amicizia o simpatia, ma perché ci siamo riconosciuti Figlio dello stesso Padre che è Dio.

Don Pietro e l’equipe della ripresa.

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