Letture: Isaia 49,3.5-6 / Salmo 39 / 1Corinzi 1,1-3
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore
VITA ECCLESIALE
Sabato 14 | 18.00 | + Alessandro Gotti e famiglia |
Domenica 15 | 10.30
18.00 |
+ Pelliconi Antonio e Augusto, Emilia e Giuseppina
+ Edmondo ed Ebriana + Punzetti Liviano |
Lunedì 16 | 18.00 | + Punzetti Liviano |
Martedì 17 | 10.30
18.00 |
+ Resta Albertina e Gagliardi Bruno
+ Antonio Ringraziamento al Signore |
Mercoledì 18 | ||
Giovedì 19 | ||
Venerdì 20 | 8.00 | + Dovadola Silverio (10 anniv.)
+ Benini Cesare |
Sabato 21 | 18.00 | + Antonio |
Domenica 22 | 18.00 | + Buscaroli Dante e cg. Venieri |
Orario Confessioni Sabato ore 11.00 – 12.00 (don Pietro)
ore 16.45 – 17.45 (don Pietro)
Concordare con don Pietro eventuali esigenze rispettando rigorosamente le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine ecc…)).
Orario SS. Messe Feriale: Martedì e Venerdì ore 8.00
Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.00
Festivo : ore 10.30, 18.00
Tutti i giorni ore 17.25 S. Rosario
Venerdì ore 17.30 Adorazione eucaristica e S. Rosario
N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia
Il catechismo in parrocchia resta sospeso fino a nuove disposizioni
Il catechismo in parrocchia è ripreso nel mese di ottobre
Il catechismo in parrocchia resta sospeso fino a nuove disposizioni
LA VITA DELLA COMUNITA’
Anno : A
Gennaio 2023 |
Domenica 15
II del T. Ord. |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00 (S. Paolo) |
Lunedì 16 | Ore 20.45 (canonica) : Caritas parrocchiale |
Martedì 17
S. Antonio Ab. |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00 (NO alle 8.00)
Nel pomeriggio sul sagrato della chiesa dalle 16.00 alle 17.00 Benedizione degli animali |
Mercoledì 18 | Inizia la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
(18 – 25 gennaio) |
Venerdì 20
S. Sebastiano |
Ss. Messe ad orario feriale
Ore 17.30 (S. Paolo) : Adorazione eucaristica e S. Rosario |
Sabato 21
S. Agnese |
Ss. Messe prefestiva alle ore 18.00 |
Domenica 22
III del T. Ord. |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00 (S. Paolo) |
1 – In sacrestia sono sempre disponibili le marmellate delle monache clarisse di Imola, a sostegno della loro comunità che ci ricorda tutti nella preghiera.
Alla scuola di Gesù : | |||||
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato |
Mc 2,18-22 | Mc 2,23-28 | Mc 3,.1-6 | Mc 3,7-12 | Mc 3,13-19 | Mc 3,20-21 |
Vivere il Mistero- La liturgia, sostituendo l’espressione originale «il giorno dopo» con l’espressione generica «In quel tempo», ha sottratto il testo di Gv 1,29-34 al problema esegetico della «settimana giovannea», semplificando la comprensione del brano. Il testo di Gv 1,29-34 è impostato in modo concentrico. Ciò significa che il testo è ben delimitato e suddiviso. La delimitazione è data dall’ inclusione formata dal verbo «vedere»: («Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui […] E io ho visto e ho testimoniato…»). La suddivisione è data dalla successione di alcune ripetizioni: nel segmento [a] troviamo gli elementi «vedendo + io non lo conoscevo + rese testimonianza»; nel segmento [b] c’è la descrizione della visione, espressa dagli elementi «Ho visto lo Spirito scendere…e posarsi»; nel terzo segmento [a’] troviamo gli stessi elementi presenti nel primo «Io non lo conoscevo + ho contemplato/vedrai + ho reso testimonianza». Il brano, dunque, redatto in modo raffinato e ricco sotto il profilo teologico, ha lo schema a – b – a’ ed evidenzia la discesa e la permanenza dello Spirito nella persona di Gesù. Perché questa centralità dello Spirito? Poco prima del diluvio, Dio disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni» (Gen 6,5). Al di là delle discussioni sui «centoventi anni», lo Spirito di Dio ritorna definitivamente tra gli uomini con la persona di Gesù. Con Gesù inizia, perciò, una nuova umanità che, inabitata dallo Spirito farà esperienza della morte, ma la morte non avrà il potere ultimo e definitivo su questa nuova umanità. Il Tempo Ordinario si apre, dunque, con la presentazione sintetica della persona e della missione di Gesù che saranno dipanate lungo tutto il Tempo Ordinario. L’assemblea, però, ha fin da subito chiaro quale sarà l’itinerario attraverso il quale celebrerà il mistero della salvezza in Cristo. In qualche modo il Battista potrebbe rappresentare i discepoli di Gesù, oggi. Essi, come Giovanni, sono chiamati a porre davanti a loro il Maestro («Prima di me»), a scoprire l’azione dello Spirito di Cristo nella comunità credente e nella propria vita («Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo») e testimoniare nella vita il Maestro («E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio»). In modo sintetico così si esprime la petizione e il fine della petizione della colletta propria: «Conferma in noi la grazia del battesimo con la forza del tuo Spirito, perché tutta la nostra vita proclami il lieto annunzio del Vangelo». (don R. De Zan)
Spazi per la liturgia- L’Ambone (continuazione) (di don D. Ravelli)
Preghiera di benedizione di un nuovo ambone
0 Dio, che chiami gli uomini dalle tenebre alla tua ammirabile luce,
accogli il nostro inno di benedizione e di lode;
tu non ci lasci mai mancare il nutrimento dolce e forte della tua Parola
e convocandoci in quest’aula ecclesiale continui a ricordare le meraviglie da te annunciate e compiute.
Risuoni dunque, o Padre, ai nostri orecchi la voce del tuo Figlio risorto,
perché corrispondendo all’azione interiore dello Spirito,
possiamo essere non solo ascoltatori, ma operatori fervidi e coerenti della tua parola.
Da questo ambone i tuoi messaggeri ci indichino il sentiero della vita,
perché camminando sulle orme di Cristo,
possiamo giungere alla gloria eterna.
Vogliamo accompagnare tale preghiera con un’immagine finale, che diventa un auspicio per le nostre celebrazioni, e che facciamo nostra ancora da Paolo Silenziario. Egli, descrivendo nel suo poema l’ambone della basilica di S. Sofia a Costantinopoli, ci racconta con quale emozione il popolo ascoltava la Parola di Dio: essa era così forte che si dovette transennare la solea che congiungeva l’ambone all’altare, perché quando «colui che annunciò la buona novella» tornava sui suoi passi «sollevando il libro d’oro» la folla gli si gettava addosso «per appoggiare le labbra e le mani sul Sacro Libro». Anche per noi allora: «Risuoni sempre in questo luogo la Parola di Dio: riveli e proclami il mistero pasquale di Cristo e operi nella Chiesa la nostra salvezza». [11-fine]