Programma dal 20 al 28 marzo 2021

Letture: Geremia 31,31-34 / dal Salmo 50 / Ebrei 5,7-9

Crea in me, o Dio, un cuore puro.

Dal Vangelo secondo Giovanni (12,20-33)

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Parola del Signore

 

Preghiera di Papa Francesco

O Maria,

tu risplendi sempre nel nostro cammino

come segno di salvezza e di speranza.

Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,

che presso la croce

sei stata associata al dolore di Gesù,

mantenendo ferma la tua fede.

Tu, Salvezza del popolo romano,

sai di che cosa abbiamo bisogno

e siamo certi che provvederai

perché, come a Cana di Galilea,

possa tornare la gioia e la festa

dopo questo momento di prova

Aiutaci, Madre del Divino Amore,

a conformarci al volere del Padre

e a fare ciò che ci dirà Gesù,

che ha preso su di sé le nostre sofferenze

e si è caricato dei nostri dolori

per condurci, attraverso la croce,

alla gioia della risurrezione. Amen.

VITA ECCLESIALE

Sabato 20

18.00

+ Sangiorgi Tomaso

+ Faccani Alessandro e Stefano, Luisi Giovanni e Orlacchio Angelina

+ Ivo, Anna e Pietro Marri

Domenica 21

10.30

18.00

+ De Filippi Franco, Elide, Lucia e Gemma

Per la salute di Marianna (vivente)

Lunedì 22

18.00

+ Castelli Adriano

Martedì 23

8.00

+ Domenico, Giovanni e Bruno Rotta

Mercoledì 24

18.00

+ Dovadola Monica

Giovedì 25

18.00

Vivi e defunti delle famiglie Dovadola Ivano-Ruffini

Venerdì 26

20.15

+ Savorani Maria Annunziata

Sabato 27

18.00

+ Dovadola Ivano e Ruffini Armanda

Deff. fam. Asioli-Buttelli

+ Buscaroli Dante e cg. Venieri

Domenica 28

   

Orario Confessioni Concordare con don Pietro eventuali esigenze

(muniti di mascherina rispettando rigorosamente le distanze come predisposto)

Orario SS. Messe Feriale: Martedì ore 8.00

Venerdì ore 20.15

Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.00

Festivo : ore 10.30, 18.00

Tutti i giorni (escl. Venerdì) ore 17.25 S. Rosario (16.55 quando c’è la Via Crucis)

Venerdì ore 17.00 Via Crucis

ore 17.30 S. Rosario e Adorazione eucaristica

N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia

Il catechismo in parrocchia è ripartito a novembre secondo un calendario specifico per fasce e per gruppi

Il catechismo in parrocchia resta sospeso fino a nuove disposizioni

Il catechismo in parrocchia resta sospeso fino a nuove disposizioni

Anno : B

Marzo 2021

LA VITA DELLA COMUNITA’

Domenica 21

V di Quaresima

Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00 (NO alle 8.00)

Ore 17.30 (S. Paolo) : Via Crucis

Mercoledì 24

Ore 20.45 (in Rete) : 6° Incontro fidanzati in preparazione al matrimonio

Giovedì 25

Annunciazione del Signore

S. Messa ad orario feriale

Venerdì 26

Astinenza

Non c’è la S. Messa alle 8.00)

Ore 17.00 (S. Paolo) : Via Crucis

Ore 17.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica e S. Rosario

Ore 20.15 (S. Paolo) : 6a Stazione Quaresimale

Domenica 28

Le Palme.

Giornata a favore dell’opera S. Teresa di Ravenna.

Ss. Messe alle ore 8.00 , 10.30 e 18.30

Ore 18.00 (S. Paolo) : Via Crucis

1E’ possibile rinnovare l’abbonamento per il 2021 al periodico parrocchiale “Il Ns. S. Paolo”, importante strumento di comunicazione comunitaria.

Si può fare anche rivolgendosi in sacrestia.

2 – Domenica 28 torna l’ora legale ed anche l’orario delle celebrazioni pomeridiane viene posticipato di mezz’ora. Inoltre essendo la domenica delle Palme, verrà celebrata una S. Messa anche alle ore 8.00

3 –Ad ogni S. Messa saranno consegnati e benedetti i rami di ulivo a chi lo desidera.

Nota. La S. Messa feriale è secondo il solito orario e quella festiva come indicato nel riquadro nella pagina accanto. Dovranno ovviamente essere rispettate tutte le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine, ecc..).

Alla scuola di Gesù :

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Gv 8,1-11

Gv 8,21-30

Gv 8,31-42

Lc 1,26-38

Gv 10,31-42

Gv 11,45-56

Vivere il Mistero- Gesù sa che la sua ora è giunta; l’ora in cui darà la sua vita. Dobbiamo riconoscere che per ogni uomo, anche per Gesù, non è facile né immediato progettare la conclusione di un progetto e realizzarlo. Gesù, si trova tra l’obiettivo fissato e l’obiettivo ormai imminente da raggiungere. Tra questi due obiettivi c’è tutta la vasta gamma dei suoi sentimenti, delle sue emozioni e delle sue tentazioni. Umanamente sarebbe tentato di fuggire, come bene ci illustrano in particolare i Sinottici nei racconti della Passione. Per Giovanni, invece, Gesù liberamente dona se stesso, consapevole che la sua ora è giunta proprio per questo: «Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora». Il nostro brano è introdotto da un gruppo di greci (proseliti e timorati di Dio) che chiedono a Filippo di poter vedere Gesù. La loro presenza non è casuale. Bisogna ricordare che l’episodio precedente, quello della rianimazione di Lazzaro, aveva sconvolto tutti, in particolare le guide, e quanti ormai vedevano che tutti cominciano a seguire Gesù. I greci sono una parte di costoro. La reazione delle autorità è paradossale, perché di fronte all’ultimo grande segno di Gesù, la risurrezione di Lazzaro, vogliono ucciderlo. ln realtà, Giovanni ci avverte che la lotta, che attraversa tutto il IV Vangelo, tra colui che dà la vita e coloro che vogliono dare la morte (a chi sta dando la vita) sta ormai arrivando al culmine. La gerarchia religiosa, che detiene il potere, decide di sopprimere Gesù per mantenere il dominio totale acquisito attraverso la strumentalizzazione della Torah e del tempio, come pure attraverso lo sfruttamento della religiosità e della devozione della gente. Ma questo dominio sta lentamente cedendo sotto l’urto della novità di Gesù. I greci, comunque, vogliono vedere Gesù, ovvero desiderano conoscerne l’identità. Come risponde Gesù? Con una piccola parabola, quella del seme che cade nella terra e muore per poter dare frutto. Siamo giunti al termine del cammino quaresimale. Ora ci attendono i giorni oscuri e luminosi della Settimana santa, dove rivivremo la morte e la risurrezione di Gesù, la cui primizia ci è stata donata nel battesimo.

Nuovo Messale: Custode della fede della Chiesa di don Silvano Sirboni

[continuazione]

I contenuti della fede passano, prima di tutto, attraverso l’esperienza dei riti. Soltanto dopo vengono anche le affermazioni teologiche. Questo era lo stile patristico della mistagogia: la spiegazione aveva luogo dopo l’esperienza. «Secondo il metodo esemplare dei Padri della Chiesa l’esperienza del mistero passa attraverso il rito: per questo è necessario che i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori a questo mistero di fede, ma comprendendolo bene per mezzo dei riti e delle preghiere, partecipino all’azione sacra consapevolmente, piamente e attivamente» (Messale 1983). Dalla consapevolezza che il deposito della fede passa attraverso il rito, la riforma liturgica del Vaticano II è stata molto attenta a distinguere ciò che è immutabile, perché di istituzione divina, da ciò che è suscettibile di cambiamento. S’è preoccupata che i riti nella loro chiarezza e semplicità possano manifestare e comunicare correttamente ed efficacemente il deposito della fede.

Semplificazione che non ha offuscato la dimensione sacrificale della messa. Anzi, la dimensione conviviale della messa riconduce più chiaramente a quell’ultima cena che il Signore ha comandato di fare come memoriale del suo sacrificio. Il mistero della reale presenza nei segni del pane e del vino non è oscurato, ma evidenziato quale vertice sostanziale e permanente, di una presenza che pervade tutta la celebrazione conviviale. [fine]

angelo

Amministratore del sito web parrocchiale.

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