Letture: Esodo 20,1-17 / dal Salmo 18 / 1 Corinzi 1,22-25
Signore, tu hai parole di vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-25)
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Parola del Signore
Preghiera di Papa Francesco
O Maria,
tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,
che presso la croce
sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova
Aiutaci, Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione. Amen.
VITA ECCLESIALE
Sabato 06 | ||
Domenica 07 | 10.30 | + Franco, Maria, Demo e Luigi
+ Amatulli Felice + Michele Gariglio + Maria e Giuseppe Cecchini + Enzo ed Edgardo Dalle Vacche e Martini Elisa |
Lunedì 08 | 18.00 | + Calandrino Giovanni Battista |
Martedì 09 | 8.00 | + Valli Maria |
Mercoledì 10 | 18.00 | + Pia Mazzetti (anniv.) |
Giovedì 11 | 18.00 | + Boni Giorgio |
Venerdì 12 | ||
Sabato 13 | 18.00 | + Mazzotti Angelo e Sangiorgi Maria Luisa e deff. della famiglia, Capucci Armando |
Domenica 14 | 10.30 | + Resta Albertina e Gagliardi Bruno |
Orario Confessioni Concordare con don Pietro eventuali esigenze
(muniti di mascherina rispettando rigorosamente le distanze come predisposto)
Orario SS. Messe Feriale: Martedì ore 8.00
Venerdì ore 20.15
Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.00
Festivo : ore 10.30, 18.00
Tutti i giorni (escl. Venerdì) ore 17.25 S. Rosario (16.55 quando c’è la Via Crucis)
Venerdì ore 17.00 Via Crucis
ore 17.30 S. Rosario e Adorazione eucaristica
N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia
Il catechismo in parrocchia è ripartito a novembre secondo un calendario specifico per fasce e per gruppi
Anno : B
Marzo 2021 |
LA VITA DELLA COMUNITA’
Domenica 07
III di Quaresima |
Raccolta Offerte secondo le intenzioni del vescovo.
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00 (NO alle 8.00) Ore 17.30 (S. Paolo) : Via Crucis |
Mercoledì 10 | Ore 20.45 (in Rete) : 4° Incontro fidanzati in preparazione al matrimonio |
Giovedì 11 | Ore 20.30 (S.M. in Fabriago) : Adorazione Eucaristica di vicariato per le vocazioni |
Venerdì 12
Astinenza |
Non c’è la S. Messa alle 8.00)
Ore 17.00 (S. Paolo) : Via Crucis Ore 17.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica e S. Rosario Ore 20.15 (S. Paolo) : 4a Stazione Quaresimale |
Domenica 14
IV di Quaresima. |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00 (NO alle 8.00)
Ore 17.30 (S. Paolo) : Via Crucis |
1 – E’ possibile rinnovare l’abbonamento per il 2021 al periodico parrocchiale “Il Ns. S. Paolo”, importante strumento di comunicazione comunitaria.
Si può fare anche rivolgendosi in sacrestia, oppure al “Punto Radio Maria” il venerdì o il sabato mattina.
2 – Le offerte raccolte in questa domenica III di Quaresima sono destinate secondo l’intenzione del Vescovo tramite la Caritas diocesana.
Nota. La S. Messa feriale è secondo il solito orario e quella festiva come indicato nel riquadro nella pagina accanto. Dovranno ovviamente essere rispettate tutte le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine, ecc..).
Alla scuola di Gesù : | |||||
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato |
Lc 4,24-30 | Mt 18,21-35 | Mt 5,17-19 | Lc 11,14-23 | Mc 12,28b-34 | Lc 18,9-14 |
Vivere il Mistero- Il IV Vangelo nel brano proposto per la liturgia odierna ci parla di conversione. Gesù si presenta al tempio con in mano il flagello, non per scudisciare i peccatori ma coloro che ne detenevano la gestione, i cambiamonete e i venditori degli animali per i sacrifici. L’azione di Gesù è profetica e condanna senza appello il sistema economico del tempio, considerato a quei tempi la più grande banca del Medio Oriente. Ci soffermiamo sulla portata dell’affermazione di Gesù là dove dice: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. Anzitutto notiamo che Giovanni colloca questo episodio (assieme a quello delle nozze di Cana) prima dell’inizio dell’attività pubblica di Gesù. I Sinottici, invece, lo collocano poco prima della Passione. Certamente Giovanni vuole darci una chiave di lettura per aiutarci a capire ciò che seguirà. Se le nozze di Cana sono un’immagine dell’incarnazione (l’unione delle due nature come unione sponsale, cara nella lettura patristica), la cacciata dei mercanti dal tempio evidenzia, invece, il mistero pasquale. Ne fa fede già la prima parola del racconto, che ci parla della Pasqua. Ma il culmine del racconto è nell’espressione sopra citata di Gesù. C’è da precisare, però, che Gesù non parla di tempio ma di santuario: “Distruggete questo santuario,.,”. Il tempio è tutto l’edificio, il santuario, invece, è la parte più interna, il Santo dei Santi dove si teneva l’arca dell’alleanza. Gesù si auto-identifica con il cuore stesso del tempio. Ciò significa che, nella nuova economia cultuale, non occorre più immolare animali per propiziarsi la benevolenza divina, ma l’umanità stessa di Gesù è il luogo ove incontrare Dio. Lo ribadisce Giovanni stesso quando, commentando la frase del Maestro, afferma: «Egli parlava del tempio del suo corpo». Il corpo di Gesù (la sua umanità) è la tenda che Dio ha posto tra di noi, la dimora dello Spirito, la gloria dell’invisibile Dio. Gesù è il cielo aperto sul mondo. Solo in lui si compie ogni propiziazione, ogni purificazione ed espiazione. Solo in Lui siamo in comunione con il Dio vivo e vero.
Nuovo Messale: L’Efficacia Pastorale di don Silvano Sirboni
[continuazione]
L’assemblea è la “materia prima” di ogni autentica celebrazione liturgica. Essa è più importante di tanti altri arredi che sono oggetto di esagerata attenzione. Non senza una profonda ragione è scritto che lo scopo dei riti di introduzione alla messa «è che i fedeli, riuniti insieme, formino una comunità e si dispongano ad ascoltare con fede la parola di Dio e a celebrare degnamente l’eucaristia».
Il rito sacramentale non è un semplice contenitore di una realtà altra. Il rito è il sacramento simile al corpo di Cristo. Se è vero che la salvezza del singolo non è legata ai sacramenti, è altrettanto vero che senza l’azione rituale non esiste il sacramento, ma soltanto la sua definizione astratta.
Il Messale romano si preoccupa che la celebrazione eucaristica costituisca un autentico incontro con il Cristo realmente presente nei segni sacramentali dell’assemblea, di chi la presiede, della parola proclamata e, in modo del tutto speciale, nei segni del pane e del vino. Le premesse del Messale romano affermano che «l’efficacia pastorale della celebrazione aumenta se i testi delle letture, delle orazioni e dei canti corrispondono il meglio possibile alle necessità, alla preparazione spirituale e alle capacità dei partecipanti».
Cristo si è veramente consegnato nelle nostre mani e ci domanderà conto di questa responsabilità, ciascuno secondo il proprio ruolo. [fine]