Solennità di Cristo Re

Massa Lombarda, 20 novembre 2016

La Solennità del Signore Gesù, re dell’Universo, chiude l’anno liturgico, quest’anno denominato “C”. Con la prima domenica d’Avvento riinizia un nuovo ciclo triennale denominato, infatti, “A”.

Questa solennità ci sprona ad avere il giusto sguardo per sapere riconoscere l’opera di Dio che, ogni giorno, già si compie in Cristo; lo stesso sguardo del “buon ladrone” che, pur appeso alla sua croce accanto a Gesù, ne riconosce la vera identità e si affida a lui. È uno sguardo di fede, di speranza e d’amore a cui Gesù risponde con altrettanto amore: “In verità io ti dico: oggi sarai con me in paradiso”. Ecco la presenza del regno di Dio tra noi.

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In questa solennità si è ricordata anche la Giornata del seminario diocesano e dopo l’omelia Gianluca, il seminarista che presta sevizio presso la nostra Comunità, ha reso una testimonianza della sua esperienza da seminarista e ha ringraziato la nostra comunità per l’accoglienza e l’utile esperienza che sta facendo.

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Oggi è anche la giornata del ringraziamento per i doni materiali che Dio, nella sua infinita bontà, ci ha dato in quest’anno attraverso il lavoro dei campi.

All’altare sono stati portati i frutti del lavoro dei campi insieme alle specie eucaristiche per offrirli a Dio in segno di ringraziamento.

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Prima della benedizione finale è stata recitata da tutta l’assemblea la preghiera dei lavoratori della terra che si riporta integralmente:

“Signore Gesù,
a Te erano familiari le immagini del lavoro agricolo e della vita rurale e di esse ti sei servito per annunciare il tuo Vangelo ai poveri.
noi ti preghiamo per i rurali di oggi, particolarmente per quelli di noi che si dedicano al duro lavoro dei campi.
Dacci la forza del tuo Spirito per essere testimoni e collaboratori della Provvidenza creatrice.
Fa’ che siamo sempre fedeli alla tua legge di verità e di amore e che sappiamo coltivare in noi e nelle nostre famiglie la santità della vita cristiana con lo stesso impegno con cui coltiviamo la nostra terra.
Benedici la fatica quotidiana dei lavoratori agricoli e fa’ che il valore e la dignità del lavoro dei campi siano riconosciuti da tutti.
Suscita per noi e in mezzo a noi, uomini e donne, che si mettano a servizio del Vangelo, che annunciando incessantemente l’amore del Padre, divino agricoltore, ci aiutino ad essere in Te tralci vivi e fecondi per una comunione senza fine. Amen”

Al termine è seguita la tradizionale e simbolica benedizione dei trattori.

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