Massa Lombarda, 3 dicembre 2017
“Attenzione e attesa sono le due parole dell’Avvento che inizia. Sono due parole imparentate, che significano “tendere verso” qualcosa o qualcuno, vivere per un traguardo. Ma sono due parole in crisi. Quando Gesù nel Vangelo dice: “Fate attenzione”, invita proprio a questo atteggiamento di tensione verso una meta, invita a puntare avanti. (…) La seconda parola, “attesa”, è ugualmente difficile da vivere. La nostra civiltà è stata definita l’epoca del “tutto e subito”, del'”immediatamente”, del risultato senza impegno. L’Avvento è un occasione per riscoprire la bellezza del percorso, prima del traguardo, l’importanza dell’impegno, prima del risultato, la gioia del cammino, prima di arrivare alla meta.”
di Don Walter Grillini tratto da Il nuovo Diario Messaggero
Durante le domeniche di Avvento compiremo il rito del lucernario, ossia ad accendere le quattro candele – una per ogni settimana – che formano la corona dell’Avvento. La corona è posta nei pressi dell’altare. La corona «è il segno dell’attesa del ritorno di Cristo; i rami verdi richiamano la speranza e la vita che non finisce». Inoltre il progressivo accendersi delle quattro candele, «dedicate a quattro figure tipiche dell’attesa messianica (i profeti, Betlemme, i pastori, gli angeli), è memoria delle varie tappe della storia della salvezza».
- La prima candela è detta “del Profeta”, poiché ricorda le profezie sulla venuta del Messia.
- La seconda candela è detta “di Betlemme”, per ricordare la città in cui è nato il Messia.
- La terza candela è detta “dei pastori”, i primi che videro ed adorarono il Messia. Poiché nella terza domenica d’Avvento la Liturgia permette al sacerdote di utilizzare i paramenti rosa al posto di quelli viola tale candela può avere un colore diverso dalle altre tre.
- La quarta candela è detta “degli Angeli”, i primi ad annunciare al mondo la nascita del Messia.
Questa domenica l’animazione dell’accensione della prima candela è stata fatta dai bambini del secondo anno di catechismo.
Oggi hanno preso la veste da chierichetto sei nuovi ragazzi che presteranno il loro servizio nella celebrazione domenicale.