Programma festa della ripresa 2023

Comunità cattolica Massa Lombarda

Oratorio San Paolo

02-10 Settembre 2023 Festa della Ripresa

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Sabato 02 APERTURA FESTA

Ore 19: Apertura stand gastronomico

Ore 20.30 Commedia dialettale

La COMPAGNIA dei GIOVANI di CHIUSURA

Presenta la commedia dialettale in 3 atti

Mi mujér védva

di U. Palmerini e A. Lucchini

Una moglie, Lella, innamorata del proprio marito.

Un marito, Nino, innamorato della propria moglie.

Quale condizione più dolce e romantica si potrebbe desiderare… se non fosse che l’uomo che occupa il cuore di Lella non è l’attuale marito, di cui è comunque innamorata, ma quello…defunto, il povero Fiffo.

Domenica 03

Ore 10.30 Santa Messa all’ORATORIO.

Ore 12.30 Pranzo della Ospitalità con gli amici della Caritas.

Aperto a tutti su prenotazione, con menù fisso:

Antipasto romagna, tortellini ragù/panna. Cotoletta, verdure pastellate. Dolce/gelato, caffè, bevande

19€ Adulti 10€ sino a 14 anni 13€ Piatto singolo (antipasto-primo-bevande oppure secondo-contorno-bevande). Free sino a 6 anni

PRENOTAZIONI: 3495206409 Paolo,3480406642 Laura, 3385347352 Paola

Ore 16

Pomeriggio per ragazzi e famiglie. Con BOTTEGHE SCOUTS

Nell’ambito del 50° del gruppo di Massa Lombarda, laboratori, attività e giochi a cura degli scouts.

Ore 20 GIOCHI SENZA QUARTIERE

Dagli Egizi, ai Maya agli Avatar, con le quattro squadre dei quartieri un viaggio nel tempo e nella storia per una serata di giochi.

Ore 22.30

Terzo tempo dei GIOCHI

Dopo i giochi una spaghettata assieme in allegria.

Per i giocatori e per tutti.

Lunedì 04

CIBI DAL MONDO

Un incontro a tavola con le diversità culturali presenti a Massa Lombarda

Ore 19 apertura stand con punti di degustazione da varie parti d’Italia e del mondo.

Partenopeo, Brasiliano, Nigeriano, Magrebino, Indiano….e non mancherà il Romagnolo con i nostri tortellini.

Ore 20.30 Musiche e danze dal mondo

Apre la serata il nostro coro Ettore ed Antonio Ricci con le canzoni della nostra terra romagnola, proseguono gli amici di ARTE MIGRANTES con canti e danze dal mondo

Mercoledì 06

Ore 20.30 ORATORIO, quale futuro?

Una serata per confrontarci sul nostro Oratorio

La Festa è aperta, ma il ristorante è chiuso per una serata rivolta a tutti noi, a tutti coloro che hanno a cuore l’oratorio, per riflettere non solo sull’oggi, ma soprattutto su domani da costruire tutti assieme.

Con gli amici dell’Oratorio San Giacomo di Imola a raccontarci la loro esperienza.

Un invito a tutta la comunità, a tutti i gruppi, ai genitori, agli educatori ai ragazzi (a tutti i ragazzi, sino ai 100 anni).

Un invito a chi all’Oratorio ci tiene.

Per domandarci cosa l’Oratorio può fare per la nostra comunità e cosa noi possiamo fare per il nostro Oratorio

Serata con stand ristorante CHIUSO, ma con piadine ed affettati e bar, per chi vuole mangiare e bere qualcosa.

Venerdì 08

Ore 20.30 Din Don BIMBO D’Oro

Era il 1986 quando si è svolta la prima edizione del Din Don Dero D’Oro, pensata e voluta Da Don Luca, allora il “prete dell’Oratorio”, Don Luca a cui va il grato ed affettuoso ricordo di tutti noi ad una anno dalla sua scomparsa.

Da allora tante edizioni ed anche la nascita del Din Don Bimbo, dedicato ai più piccoli.

E con i più piccoli apriamo questa doppia serata che vedrà sul palco bambini dai 3 ai 10 anni impegnati a cantare le canzoni dello Zecchino D’Oro ed assieme a loro le danze della sciola di ballo “Associazione la mucca dance”.

Sabato 09

Ore 20.30 Din Don Dero D’oro gara

Ragazzi dagli 11 anni a cantare canzoni dal repertorio della musica italiana.

E nel corso della serata non mancheranno ospiti “speciali”

Domenica 10

Ore 10.30 Messa in San Paolo

Al termine indizione del Palio

Ore 12.30 Pranzo all’Oratorio

Con il ristorante della festa a menù completo

Ore 18 PALIO del TIMONE edizione 47 – Forza Romagna

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IL RISTORANTE DELLA FESTA

Cucina Romagnola

Tortellini fatti a mano – carne alla griglia

Polenta al ragù Piadina e pizza fritta, dolci casalinghi

Aperto sabato 02, domenica e lunedì 04 settembre.

Aperto venerdì 8, sabato e domenica 10 settembre

Tutte le sere dalle 19 (18.30 per asporto)

Domenica 3 Pranzo dalle 12.30 con menù fisso solo su prenotazione

Domenica 10 Pranzo dalle 12.30 con menù completo

Per PRENOTAZIONI: 3495206409 Paolo,3480406642 Laura, 3385347352 Paola

Costanza Miriano all’oratorio il 6 settembre 2022

6 settembre 2022. Un importante evento all’oratorio di Massa Lombarda, in occasione della Festa della Ripresa. L’incontro con la nota giornalista e scrittrice COSTANZA MIRIANO

A causa della pioggia, l’incontro si è svolto sotto il tendone. Al pubblico intervenuto Costanza Miriano si è presentata e ha offerto la sua preziosa testimonianza personale di madre, di moglie e di giornalista. Una donna di fede che crede nei valori della famiglia, ancorata alla Chiesa e ai cinque pilastri fondamentali della vita cristiana: la Parola di Dio, la preghiera, la Confessione, l’Eucarestia, il digiuno. (questi sono i temi che sono trattati nel libro : “Si salvi chi vuole”). Costanza ha voluto inoltre raccontare come è nata l’esperienza del Monastero wifi, che da poche persone coinvolte si è arrivati a 3000 persone. Il prossimo incontro del monastero wifi si svolgerà a Roma in S.Pietro il 24 settembre.

Atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace.

Ma noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!

Nella miseria del peccato, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, tu, Madre santa, ci ricordi che Dio non ci abbandona, ma continua a guardarci con amore, desideroso di perdonarci e rialzarci. È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Per bontà divina sei con noi e anche nei tornanti più angusti della storia ci conduci con tenerezza.

Ricorriamo dunque a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto.Così hai fatto a Cana di Galilea, quando hai affrettato l’ora dell’intervento di Gesù e hai introdotto il suo primo segno nel mondo. Quando la festa si era tramutata in tristezza gli hai detto: «Non hanno vino» (Gv 2,3). Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.

Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.

Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.

Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.

Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.

Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.

Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.

Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.

Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.

Regina della pace, ottieni al mondo la pace.

Il tuo pianto, o Madre, smuova i nostri cuori induriti. Le lacrime che per noi hai versato facciano rifiorire questa valle che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.

Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26): così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: «Ecco tua madre» (v. 27). Madre, desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.

Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.

Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen.

Programma dal 5 al 13 marzo 2022

Letture: Deuteronomio 26,4-10 / Salmo 90 / Romani 10,8-13

Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.

Dal Vangelo secondo Luca (4,1-13)

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».

Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Parola del Signore

VITA ECCLESIALE

Sabato 05 18.00 + Brignani Adriano (Trigesima)

+ Beltrami, Cremonini e Azzolari

Domenica 06 10.30 + Amatulli Felice

+ Franco, Maria, Demo e Luigina

+ Balestri Franco, Dalle Vacche Enzo e Edgardo, Martini Elisa

Lunedì 07 18.00 + Liviano
Martedì 08 8.00 Deff. dimenticati nella preghiera

+ Baldrati Angelina

Mercoledì 09
Giovedì 10 18.00 + Pia Mazzetti
Venerdì 11
Sabato 12 18.00 + Mazzotti Angelo, Sangiorgi Maria Luisa e deff. fam. Mazzotti e Sangiorgi, Capucci Armando
Domenica 13 10.30

18.00

+ Resta Albertina e Gagliardi Bruno

+ Gino Monesi

Orario Confessioni Sabato ore 11.0012.00 (don Pietro)

ore 16.4517.45 (don Pietro)

Concordare con don Pietro eventuali esigenze rispettando rigorosamente le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine ecc…)).

Orario SS. Messe Feriale: Martedì e Venerdì ore 8.00

Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.00

Festivo : ore 10.30, 18.00

Tutti i giorni ore 17.25 S. Rosario )

N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia

Il catechismo in parrocchia è ripreso secondo le consuete modalità.

LA VITA DELLA COMUNITA’

Anno : C

Marzo 2022

Domenica 06

I di Quaresima

Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00
Mercoledì 09 Ore 20.45 (S.Paolo) : Prove del “Coro S.- Paolo”
Giovedì 10 Ore 20.45 (canonica) : 5° Incontro fidanzati in preparazione al matrimonio

Ore 21.00 (S. Maria in Fabriago) : Adorazione eucaristica di vicariato per le vocazioni

Venerdì 11

Astinenza

Non c’è la S. Messa alle ore 8.00)

Ore 17.00 (S. Paolo) : Via Crucis

Ore 17.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica e S. Rosario

Ore 20.30 (S. Paolo) : 2a Stazione Quaresimale. Al termine Adorazione eucaristica fino alle ore 22.30

Domenica 13

II di Quaresima

Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00

Ore 17.30 (S. Paolo) : Via Crucis

1E’ possibile rinnovare l’abbonamento per il 2022 al periodico parrocchiale “Il Ns. S. Paolo”, importante strumento di comunicazione comunitaria.

2 – In sacrestia sono sempre disponibili le marmellate delle monache clarisse di Imola che rappresentano un modo per sostenere nel bisogno materiale una comunità che instancabilmente prega per tutti noi.

Alla scuola di Gesù :
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Mt 25,31-46 Mt 6,7-15 Lc 11,29-32 Mt 7,7-12 Mt 5,20-26 Mt 5,43-48

Vivere il Mistero- Già da cinque giorni – precisamene durante l’Eucaristia del mercoledì delle Ceneri – ci sono state annunziate le opere fondamentali della Quaresima. Il Lezionario di questa prima domenica alza la posta, perché indica che il cammino verso la Pasqua non è incentrato sulle nostre possibili prestazioni, ma su Cristo e sul rapporto con lui. Lui per primo ha vissuto, nel deserto, quaranta giorni di tentazione: è con lui, perciò, che siamo messi alla prova ed è con lui che giungiamo alla vittoria. Il ritornello del salmo responsoriale, infatti, recita: «Resta con noi, Signore, nell’ora della prova». Al centro dell’Eucaristia odierna sta Gesù tentato e, soprattutto, vincitore. Il suo itinerario comprende una pesante e ripetuta messa alla prova, ma anche segni sicuri di una debordante positività. Gesù arriva al deserto «pieno di Spirito Santo», e «guidato dallo Spirito», (Lc 4,7). Alla fine, avendo «esaurito ogni tentazione», il diavolo si allontana anche se ritornerà «al momento fissato». All’inizio della passione, infatti, il racconto riprenderà proprio questo filo affermando: «Satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era uno dei Dodici. Ed egli andò a trattare con i capi dei sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo a loro». La tentazione, che ha luogo nel deserto ed è occasionata dalla fame, suggerisce a Gesù di utilizzare il suo essere figlio di Dio per trasformare le pietre in pane. Nel deserto Gesù si è lasciato mettere alla prova con generosità: messosi alla ricerca di Dio nella preghiera, non mangiò nulla. Quando, però, i quaranta giorni furono terminati «ebbe fame» (Lc 4,2). Si presentò allora pungente il limite umano: la nostra situazione apparve fino in fondo e Gesù fu tentato, proprio come noi, di scappare e di sfuggire la penosa fatica dell’essere uomo. Egli trovò però il coraggio di resistere in un versetto che sintetizza tutta la Bibbia: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”» (Lc 4,4). È vero che l’uomo cozza contro i propri limiti, ma è ancora più vero che egli non vive soltanto di pane: siamo destinati a un dialogo con Dio e a essere nutriti da questa relazione. Possiamo perciò affrontare i nostri limiti e superare, accettandola la nostra costituita debolezza. Per essere fedeli a un tale dialogo occorre, però, sfuggire ai surrogati. La pietra trasformata in pane, con un uso improprio della forza che viene da Dio, sarebbe un sostitutivo e chiuderebbe la decisa apertura verso Dio, impedendo la nostra vera crescita, espansiva e creativa al di là dei nostri limiti e paure. Nella seconda tentazione Gesù è liberato dallo spazio («Lo condusse in alto») e dal tempo («gli mostrò in un istante tutti i regni della terra») ed è portato in “alto”, in un luogo indefinito da cui si può vedere con spietatezza la verità di tanta grandiosità umana, supposta e supponente. Con iattanza, il demonio afferma che la gloria del potere appartiene a lui solo e lui può offrirla a chi vuole. Per avere tutto, basta adorarlo. Gesù, però, ricorda bene il comandamento dell’unicità di Dio e la sua applicazione all’adorazione. Aiutato dalla Parola di Dio nelle Scritture, egli risponde: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”» (Lc 4,8). Con questa adorazione unica, le realtà del mondo tornano alla loro verità. La terza tentazione è ancora più subdola: lo scenario è un «alto», questa volta creato dall’uomo, proprio nel suo desiderio di avvicinarsi a Dio: il diavolo «lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio». La tentazione, in questo luogo così religioso, si sviluppa come un vero duello biblico. Il demonio s’ingegna a copiare il metodo di Gesù, che fino a ora si è difeso con la Scrittura, e intreccia due passi biblici. Il racconto mostra così la necessità di un profondo discernimento della Parola di Dio, per incontrare in essa la vera «affermazione biblica». Solo la dichiarazione di Gesù – «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”» (Lc 4,12) – ha in sé davvero la Parola di Dio. Satana con le sue citazioni, invece, propone un vero e proprio abuso delle parole della Bibbia, «un’ermeneutica fondamentalistica, e senza vero cuore. Il racconto chiude con una nota di vittoria e, insieme, di realismo. Gesù ha superato la prova compiutamente, anche se resta un orizzonte più lontano – quello della passione, morte e risurrezione – in cui si ripeterà la tentazione e si giungerà alla definitiva resa dei conti. (don Ermenegildo Manicardi)