Conversione di San Paolo Apostolo

Massa Lombarda 25 gennaio 2019

La conversione di Paolo che siamo chiamati a celebrare e a vivere, esprime la potenza della grazia che sovrabbonda dove abbonda il peccato. La svolta decisiva della sua vita si compie sulla via di Damasco, dove egli scopre il mistero della passione di Cristo che si rinnova nelle sue membra. Egli stesso perseguitato per Cristo dirà: “Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa”. Questa celebrazione, già presente in Italia nel VIII secolo, entrò nel calendario Romano sul finire del X secolo. Conclude in modo significativo la settimana dell’unità dei cristiani, ricordando che non c’è vero ecumenismo senza conversione.

tratto dal Messale Romano

Alla presenza di sua Eccellenza Monsignor Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola, si è svolta la Santa Messa concelebrata, oltre che dai due parroci di Massa Lombarda e Fruges, anche da ex sacerdoti che hanno svolto il loro ministero a Massa e precisamente don Emilio Moretti e don Francesco Nanni già parroco prima di don Pietro. Anche il cerimoniere del Vescovo, don Albano Calamelli è stato a Massa Lombarda.

La solenne celebrazione ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari ed è stata animata nel canto dal Coro San Paolo.

Alla fine della Messa è stata inaugurata la mostra “E vide che era cosa molto buona” che rimarrà in esposizione nella chiesa di San Paolo fino al 10 febbraio.

Il Vescovo con a fianco i due parroci. in primo piano la reliquia di San Paolo
L’omelia del Vescovo
La concelebrazione con tutti i sacerdoti “massesi”
Il coro San Paolo
Le autorità civili e militari
La benedizione del Vescovo
L’apertura della mostra

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