Il Nostro S.Paolo n.1 gennaio 2016: l’editoriale e la mostra

Catturadi don Pietro Marchetti

Il Giubileo della Misericordia non interessa solo alla chiesa e ai credenti, ma in qualche modo è un dono per tutti e a vantaggio di tutti: in primo luogo non possiamo separare la misericordia dalla giustizia: non solo siamo tutti chiamati a mettere in atto le opere di misericordia, ma abbiamo tutti il dovere di combattere le cause che generano la povertà, promuovendo delle riforme sociali, in vista di superare le disuguaglianze spesso scandalose esistenti nella nostra società. Ad esempio una pratica diffusa è quella dell’evasione fiscale che priva lo Stato delle risorse necessarie per affrontare i problemi della sanità, dell’assistenza, della sicurezza sociale. In tal modo si sottraggono risorse facendo aumentare il numero dei poveri e poi ci si tranquillizza la coscienza, offrendo qualche euro per le opere di carità o si danno in beneficienza abiti o mobili usati. In secondo luogo occorre ricordarci che la solidarietà  non è solo quella praticata dalle varie associazioni di volontariato o occasionalmente da qualche singolo, dimenticando una forma di solidarietà che riguarda tutti, attraverso l’esercizio di una cittadinanza attiva, doverosa per ogni cittadino e ancor più per ogni cristiano, per una partecipazione alla costruzione del bene comune e per la salvaguardia del creato. La novità dell’ anno della Misericordia di Dio sta nel porre dei segni credibili ed efficaci che facciano intravedere i “nuovi cieli e la nuova terra” meta verso la quale sta andando il regno di Dio. Non dimentichiamo mai che per noi, che ci definiamo cristiani, e vogliamo compiere ogni opera di misericordia, è necessario partire dalla centralità della Parola e dell’ Eucarestia domenicale: è qui la fonte che fa crescere la testimonianza comunitaria della carità nella Chiesa e nel territorio. Il nostro programma, il programma del buon samaritano, il programma di Gesù è “un cuore che vede”. Questo cuore vede dove c’è bisogno di amore e agisce in modo conseguente. Meditiamo la parabola del “Buon Samaritano” (Vangelo di Luca capitolo 10 dal versetto 30 e seguenti) e scopriremo che con quella parabola Gesù ha inaugurato nella storia l’era nuova del “prenderci cura” che è la “magna carta” delle opere di misericordia corporali e spirituali da attuare oggi. Cari parrocchiani ci affidiamo al Signore e all’intercessione di San Paolo, perché la sua conversione, inviti anche noi a metterci sulla medesima strada che ci fa incontrare con la Misericordia di Dio. Maria, Madre di Gesù ci guidi e ci sostenga.

Don Pietro, parroco di Massa.

 

Il Giubileo della Misericordia:
così si abita la Chiesa

Una mostra sulle opere di misericordia corporale

Dal 25 al 31 gennaio sarà possibile visitare nella nostra chiesa di S.Paolo una mostra dal titolo:”Il Giubileo della Misericordia: così si abita la Chiesa”.
Questa mostra, curata da: Padre Angelo Lanfranchi archivista Generale della Casa Generalizia dei Carmelitani Scalzi (Roma), Sandra De Carli e Amalia Masset, appartenenti al M ovimento Ecclesiale Carmelitano con sede a Brescia.
La mostra, proveniente dalla comunità di Brescia, è stata gentilmente concessa alla nostra parrocchia ed è stata inserita nell’ ambito delle iniziative per la festa del Patrono.
La mostra si compone di undici pannelli sul tema della carità evangelica.

Il Nostro S.Paolo n.1 gennaio 2016

S.Paolo speciale gennaio 2016 

Orari di visita alla mostra:
25 gennaio (Festa del Patrono): 15 – 18,30;
Giorni feriali: 9 – 12; 17 – 18,30

Lascia un commento