Natale: la Misericordia di Dio si fa carne
di don Pietro Marchetti
La celebrazione del Natale in questo anno avviene all’interno del Giubileo straordinario della Misericordia di Dio: il primo atto che Dio compie verso di noi consiste proprio nel “farsi prossimo”, nel “farsi uno di noi”, nell’incarnazione del suo Figlio: ecco il mistero del Natale, la “via che unisce Dio e l’uomo”. Nella nascita di Gesù riconosciamo una novità piena di speranza: non siamo più soli a dover percorrere il faticoso sentiero della nostra vita, a volte così arduo e accidentato, perché Dio, fattosi uomo , cammina con noi e condivide “dal basso” la vicenda umana. Misericordia, è anche chiamata alla responsabilità, perché ricevere in Gesù bambino il dono della presenza di Dio che perdona e salva esige da ciascuno di noi l’impegno a “riflettere” e moltiplicare questa grazia in mezzo ai fratelli, traducendola in gesti concreti di perdono e riconciliazione. Sarà allora un Natale autentico questo, se sapremo riconoscere la misericordia ricevuta da Dio e ci impegneremo a diventarne testimoni, ridonandola agli altri. Ma Misericordia significa anche accoglienza, e il Natale ne è l’esempio più luminoso. La nascita di un bambino infatti, oltre all’amore che lo ha generato, racconta il fondamentale gesto d’accoglienza nei suoi confronti da parte dei genitori e della comunità tutta. Nella nascita di Gesù però avviene un evento che non ha precedenti: è Dio che in realtà accoglie noi, unendo per sempre a sé la nostra umanità. Dal mistero del Natale possiamo quindi imparare cosi significhi misericordia e accoglienza, secondo la via che Gesù ci mostra con la sua vita. Dal Natale vogliamo attingere la forza per divenire testimoni credibili di questa “buona notizia”. E’ questo il Natale che ci auguriamo di poter vivere, per la gioia della nostra famiglia, della nostra comunità, della nostra città, del mondo!. Auguri a tutti di un Santo Natale e di un buon inizio di anno nuovo, mettendoci nella disposizione, con l’aiuto del Signore, di viverlo nel desiderio di fare a gara nello stimarci a vicenda e a vivere tra di noi le opere di misericordia. Vi invito a partecipare tutti agli eventi che ci preparano al Natale: alla Novena, al concerto corale, al presepe vivente e non manchi anche una buona e ben preparata visita al confessionale. Noi sacerdoti desideriamo dispensare molta Misericordia di Dio, per favore….non lasciateci senza lavoro! La celebrazione del Natale in questo anno avviene all’interno del Giubileo straordinario della Misericordia di Dio: il primo atto che Dio compie verso di noi consiste proprio nel “farsi prossimo”, nel “farsi uno di noi”, nell’incarnazione del suo Figlio: ecco il mistero del Natale, la “via che unisce Dio e l’uomo”. Nella nascita di Gesù riconosciamo una novità piena di speranza: non siamo più soli a dover percorrere il faticoso sentiero della nostra vita, a volte così arduo e accidentato, perché Dio, fattosi uomo , cammina con noi e condivide “dal basso” la vicenda umana. Misericordia, è anche chiamata alla responsabilità, perché ricevere in Gesù bambino il dono della presenza di Dio che perdona e salva esige da ciascuno di noi l’impegno a “riflettere” e moltiplicare questa grazia in mezzo ai fratelli, traducendola in gesti concreti di perdono e riconciliazione. Sarà allora un Natale autentico questo, se sapremo riconoscere la misericordia ricevuta da Dio e ci impegneremo a diventarne testimoni, ridonandola agli altri. Ma Misericordia significa anche accoglienza, e il Natale ne è l’esempio più luminoso. La nascita di un bambino infatti, oltre all’amore che lo ha generato, racconta il fondamentale gesto d’accoglienza nei suoi confronti da parte dei genitori e della comunità tutta. Nella nascita di Gesù però avviene un evento che non ha precedenti: è Dio che in realtà accoglie noi, unendo per sempre a sé la nostra umanità. Dal mistero del Natale possiamo quindi imparare cosi significhi misericordia e accoglienza, secondo la via che Gesù ci mostra con la sua vita. Dal Natale vogliamo attingere la forza per divenire testimoni credibili di questa “buona notizia”. E’ questo il Natale che ci auguriamo di poter vivere, per la gioia della nostra famiglia, della nostra comunità, della nostra città, del mondo!. Auguri a tutti di un Santo Natale e di un buon inizio di anno nuovo, mettendoci nella disposizione, con l’aiuto del Signore, di viverlo nel desiderio di fare a gara nello stimarci a vicenda e a vivere tra di noi le opere di misericordia. Vi invito a partecipare tutti agli eventi che ci preparano al Natale: alla Novena, al concerto corale, al presepe vivente e non manchi anche una buona e ben preparata visita al confessionale. Noi sacerdoti desideriamo dispensare molta Misericordia di Dio, per favore….non lasciateci senza lavoro!
(Editoriale del Nostro S.Paolo di dicembre)
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