Programma dal 21 al 29 settembre 2024

Letture: Sapienza 2,12.17-20 / Salmo 53 / Giacomo 3,16-4,3

Il Signore sostiene la mia vita.

Dal Vangelo secondo Marco (9,30-37)

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.

Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».

E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore.

VITA ECCLESIALE

Sabato 21 18.30 + Antonio e Giovanna
Domenica 22 10.30 + Barelli Giulia, Luigi e Alfredo Mondini
Lunedì 23
Martedì 24
Mercoledì 25
Giovedì 26
Venerdì 27 8.00 + Dovadola Ivano, Monica, Silverio e Ruffini Armanda
Sabato 28
Domenica 29 10.30

18.30

+ Montesi Natale

+ Resta Maria e Bassi Giovanni

Orario Confessioni Venerdì ore 10.0011.00 (don Pietro)

Sabato ore 11.0012.00 (don Pietro)

ore 17.1518.15 (don Pietro)

N.B. Concordare con don Pietro eventuali esigenze.

Orario SS. Messe Feriale: Martedì e Venerdì ore 8.00

Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.30

Festivo : ore 10.30, 18.30

Tutti i giorni ore 17.50 S. Rosario (escluso venerdì)

Venerdì ore 17.30 Adorazione eucaristica e S. Rosario

 

Anno : B

Settembre 2024

LA VITA DELLA COMUNITA’

Domenica 22

XXV del T.O.

Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (S. Paolo)
Lunedì 23 Ore 20.45 . (canonica) : Caritas parrocchiale
Giovedì 26 Ore 20.45 (oratorio) : Incontro genitori dei fanciulli al primo anno di catechismo (terza elementare)
Venerdì 27 Ore 17.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica e S. Rosario
Domenica 29

XXVI del T.O.

Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (S. Paolo)

1- In sacrestia sono sempre disponibili le marmellate delle monache clarisse di mola.

Alla scuola di Gesù :
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Lc 8,16-18 Lc 8,19-21 Lc 9,1-6 Lc 9,7-9 Lc 9,18-22 Lc 9,43b-45

Vivere il mistero – Gesù sta per lasciare la Galilea per andare in Giudea (cf. Mc 10,1: «Partito di là, venne nella regione della Giudea»). Sta avviandosi al compimento della sua missione (passione, morte, risurrezione). Il Maestro, per la seconda volta, preannuncia il suo destino. Egli è il giusto (cf. prima lettura: Sap 2,17-20), mite e perseguitato che gli empi vogliono uccidere. Che i discepoli abbiano capito l’annuncio della sua morte, diventa chiaro dalla discussione che ne segue. Essi, infatti, si mettono a discutere su chi tra loro possa essere il più grande. Perché lo fanno? Perché il più grande subentrerebbe al Maestro nella guida del gruppo. Questo episodio non è solo un esempio evidente dell’incomprensione dei discepoli nei confronti del mistero di Gesù, ma indica anche un certo cinismo. Non è importante il Maestro. È importante il potere sul gruppo. La reazione di Gesù è altamente nobile. Egli li educa non disapprovando il loro modo di reagire alla profezia della passione-risurrezione, ma partendo dalla loro situazione. Non è male voler essere primi. Net cristianesimo, però, si è primi quando si serve e non in altro modo. Accogliere Cristo come Messia sofferente e glorioso, accogliere il principio del primato come servizio non è cosa semplice. Diventa possibile se si accoglie questo insegnamento con la stessa delicatezza e apertura d’animo con cui si accoglie un bambino. La colletta propria prega con questo tema: «Donaci la sapienza che viene dall’alto, perché accogliamo la parola del tuo Figlio e comprendiamo che davanti a te il più grande è colui che serve» II testo evangelico di Mc 9,30-37 è un testo composto dal brano dove Gesù annuncia per la seconda volta la passione-risurrezione (Mc 9,30-32) e dal brano sul primato come servizio (Mc 9,33-37). Con questa scelta, il Lezionario suggerisce al credente di associare il servizio all’accoglienza della volontà di Dio, all’accoglienza di Cristo, sofferente e glorioso, e all’accoglienza di tutti coloro che sono «bambini» (giusti, miti e perseguitati). A livello redazionale il testo potrebbe nascondere il problema dei «responsabili di comunità» antievangelici. Costoro, despoti nel modo e tiranni nelle loro idee non-evangeliche, si erano dimenticati di guidare il gregge in nome di Gesù, Messia sofferente e nascosto. Questa situazione è presupposta dalla Prima Lettera di Pietro (1 Pt 5,2-3) «Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge». Il tema del servizio implica l’accoglienza dell’atteggiamento di Gesù nei confronti degli uomini. Il primo passo di questo «essere servi» è l’accoglienza dei bambini, cioè di tutti coloro che per qualunque motivo sono piccoli. Significa accogliere le persone per quello che sono, non per ciò che noi vorremmo che fossero. (don Renato De Zan)

Spazi per la liturgia- Uno spazio felice (prima parte) [continuazione] (di don D. Ravelli)

Ma la perdita dell’antico simbolismo degli spazi celebrativi non finisce qui. Difatti, la crescente e quasi ossessionante preoccupazione disciplinare di distinguere gli spazi nella chiesa per gli uomini e per le donne, portò a un’evoluzione, o meglio un’involuzione, anche per quanto riguarda la collocazione dei confessionali. Non solo si provvedeva a disporli, senza più alcun orientamento, sulle due pareti della navata centrale, una per gli uomini e una per le donne, ma in molti casi si diffuse l’uso di riservare per le donne i confessionali posti in chiesa mentre quelli per gli uomini venivano posizionati nelle sacrestie, o nei corridoi che portavano ad esse, e ridotti a una specie di «armadi» con una sedia e un inginocchiatoio e talvolta adibiti pure all’uso di ripostiglio. Se si era perso il simbolismo dell’orientamento all’altare, adesso si perdeva pure quello considerato da sempre più importante, e cioè di celebrare il sacramento solo all’interno dell’aula liturgica, segno ancora – seppur debole – della dimensione ecclesiale e comunitaria della penitenza. Da ultimo, solo un accenno all’arte barocca sviluppatasi nel periodo della controriforma cattolica: essa ha abbellito con statue simboliche e ornamenti fastosi questo grande «mobile a tre vani», cercando di armonizzarlo nell’architettura dell’edificio e creando non raramente dei capolavori per eleganza e per valore. Solo a modo di esempio per questo periodo ricordiamo nella città di Milano i confessionali delle chiese di S. Alessandro in Zebedia e di S. Fedele. Nella prima, i confessionali sono interamente rivestiti di intarsi in pietre dure e marmi che formano disegni semplici e geometrici. Le uniche due raffigurazioni sono il volto di Cristo sofferente, nel vano del sacerdote, e le orme dei suoi piedi, nei due vani per i penitenti. Nella chiesa di S. Fedele, voluta dal card. Carlo Borromeo, vi sono ben nove confessionali realizzati nel 1579 e interamente in noce, ognuno dei quali ha quattro pannelli scolpiti che rappresentano una vera e propria catechesi per immagini bibliche della passione di Gesù e della misericordia divina. Per una dettagliata descrizione dei confessionali di quest’ultima si veda: C. MARCORA, «Iconografia della misericordia divina. I confessionali della chiesa di S. Fedele in Milano», in Rivista di Pastorale Liturgica 1 (1989) 41-45 (l’articolo è stato pubblicato per la prima volta nel 1968 nella rivista la Diocesi di Milano). Per la città di Roma basta menzionare i confessionali della chiesa di Gesù e Maria, opera di Carlo Rainaldi negli anni 1671-1675, che sono delle micro-architetture con una scenografia propria, con finiture e statue in marmo. [12 – fine]

angelo

Amministratore del sito web parrocchiale.

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