Sottoscrizione a premi – i numeri estratti

NDESCRIZIONE PREMION.BIGLIETTO ESTRATTO
18RADIO SVEGLIA340
16CARRELLO SHOPPINGPER BIMBO388
8SERVIZIO DA TE DA 6390
5SERVIZIO BICCHIERI CRISTALLO DA 6542
19SERVIZIO PIATTI DA 8 RICHARD GINORI544
26SERVIZIO BICCHIERI DA BIBITA1235
25CIGNO CERAMICA1250
2PROSCIUTTO1449
4AFFETTATRICE1544
17RADIO PORTATILE1785
20ZUPPIERA SUMMER FRUIT1837
11APRIBOTTIGLIA GUZZINI1996
12SERVIZO OLIO ACETO PEPE E SALE2011
3SERVIZIO CAFFE’ DA 122013
13THERMO ELETTRICO2062
21STAMPO PER TORTA2099
15SCOPA ELETTRICA2132
22SERVIZIO DA 6 ZUPPA2201
24BOLLITORE SMALTATO2212
14VASO FLORA2219
6CALICI DI CRISTALLO2235
9SET COLTELLI DA CUCINA2242
74 COPPE GELATO2276
23SERVIZIO CAFFE’ DA 4 + MOKA2289
10FRIGGITRICE AD ARIA2470
1BICI BAMBINO2487

I PREMI SI POSSONO RITIRARE PRESSO LA CARITAS PARROCCHIALE (via Roli 6) ENTRO 30 GIORNI, NEI GIORNI DI APERTURA DELLA CARITAS MARTEDI E MERCOLEDI nei seguenti orari:
MARTEDI 9,30 – 11; 15 – 17 : MERCOLEDI 9,30 – 11 – 15 – 17;

Per informazioni tel. 3408121961


Costanza Miriano all’oratorio il 6 settembre 2022

6 settembre 2022. Un importante evento all’oratorio di Massa Lombarda, in occasione della Festa della Ripresa. L’incontro con la nota giornalista e scrittrice COSTANZA MIRIANO

A causa della pioggia, l’incontro si è svolto sotto il tendone. Al pubblico intervenuto Costanza Miriano si è presentata e ha offerto la sua preziosa testimonianza personale di madre, di moglie e di giornalista. Una donna di fede che crede nei valori della famiglia, ancorata alla Chiesa e ai cinque pilastri fondamentali della vita cristiana: la Parola di Dio, la preghiera, la Confessione, l’Eucarestia, il digiuno. (questi sono i temi che sono trattati nel libro : “Si salvi chi vuole”). Costanza ha voluto inoltre raccontare come è nata l’esperienza del Monastero wifi, che da poche persone coinvolte si è arrivati a 3000 persone. Il prossimo incontro del monastero wifi si svolgerà a Roma in S.Pietro il 24 settembre.

La Festa della Ripresa

Editoriale
da Il Nostro S.Paolo di agosto

Quest’anno più che mai, non so se a causa di questa torrida estate, o per altri
motivi, attendo con impazienza la “Festa della Ripresa” come importante
opportunità per tutta la nostra comunità cattolica e civile di ritrovarsi,
di rincontrarsi. Gli anni scorsi ci si trovava almeno una volta alla settimana
d’estate all’oratorio, quest’anno non ci siamo riusciti. Certo l’esperienza della
pandemia ha forse prodotto in noi una certa “stanchezza” nei rapporti, e la
guerra ai confini dell’Europa e le sue conseguenze ci hanno messo un po’ di
“malumore”. Spero che questo desiderio di trovarsi, oltre al momento della
Messa domenicale e a qualche rapido incontro per strada, trovi spazio nel
cuore di tutti noi, e questo appuntamento annuale possa in qualche modo
essere una “risposta attraente”, con la Speranza che in questo nuovo anno
pastorale il nostro Oratorio possa tornare ad essere un punto di ritrovo, non
solo per gli appassionati di calcio, che non mancano, ma anche per gli appassionati
di “Comunità e di fraternità”. Il Signore ci accompagni in questa
esperienza.
Don Pietro, parroco.

Con la famiglia di Nazareth riscopriamo il mistero della relazione

di don Pietro Marchetti

Percorrendo le strade del nostro paese, si nota che sempre di più le nostre case sono blindate: portoni, cancelli, circondati da alte siepi, di parapetti di qualsiasi genere, recinzioni sempre più alte e robuste: tutto questo non sarà un chiaro messaggio ? “non voglio essere disturbato ”, non sarà segno di una volontà di non comunicare tra una casa e l’altra, una famiglia e l’altra, se tutto viene disposto in modo da vedersi e sentirsi il meno possibile ? Se così fosse, sarebbe molto triste, perché l’umano non è così, non è fatto per l’isolamento, ma per la relazione. Anche se non sono nato e cresciuto qui a Massa, ricordo molto bene la strada dove sono cresciuto, i giochi con i miei coetanei vicini, le conversazioni dei nostri genitori, l’amicizia tra loro. Se poi lo sguardo va alla famiglia di Nazareth, a Gesù, rimango ammirato della verità e della bellezza dell’umano che traspare in particolare dalla rete di rapporti che essi hanno tessuto, sia all’interno della loro famiglia, sia all’esterno verso gli altri e le altre famiglie. Con la sua presenza Cristo ci ha rivelato come vive l’uomo pienamente realizzato soprattutto grazie alla serie di rapporti veri con le persone. Tutto è avvenuto dentro una dinamica elementare che Dio ha proposto a persone povere e semplici: la domanda e il dono dell’accoglienza. Chiedere accoglienza è proprio dei piccoli, dei poveri, dei bambini; accordarla sembra più facile fra i poveri che fra i ricchi e e i potenti. Dalla famiglia di Nazareth arriva il messaggio che se si vuole realizzare un’umanità diversa, occorre accogliere l’altro non solo facendo qualcosa ma facendosi accoglienza. Per fare un paese non bastano tante case una vicina all’altra, e le famiglie che le abitano; per fare una comunità parrocchiale non basta che un certo numero di persone venga in chiesa oppure organizzi feste e incontri di catechesi, ma sono necessarie delle persone che compiano questo miracolo: accogliere il Figlio di Dio in ogni volto umano che si affaccia sulla nostra esistenza. Cari parrocchiani, che sono poi tutti gli abitanti di Massa, in questa calda e secca estate 2022 proviamo di fare qualche passo in più per stare di più insieme, per rafforzare il nostri rapporti, e se qualche muro o barriera si è costruita, chiediamo al Signore ci aiuti a demolirla. E’ importante allenarci a non pensare a noi stessi, ma a tutta la comunità: chiediamo al Signore di sostenerci con la sua Grazia. Buona Estate.

P. S. Vi ricordo che in estate la “Fede” non va in vacanza, la chiesa non chiude per ferie e quindi la preghiera, la Messa, le confessioni sono sempre una proposta da non dimenticare, anzi d’estate c’è più tempo e quindi spero che a Messa i fedeli cresceranno, soprattutto nelle zone dove andrete a fare il riposo.

IL NOSTRO PATRONO: LA CONVERSIONE di SAN PAOLO

di don Pietro Marchetti, parroco

Editoriale dal Nostro S.Paolo di gennaio 2022

Tutti noi alla domanda: chi è il Santo Patrono di Massa Lombarda ? Abbiamo risposto che è San Paolo. In realtà se ci pensiamo bene la risposta non è esatta, perchè il patrono di Massa Lombarda è la “Conversione” di San Paolo: vale a dire non è semplicemente una persona, San Paolo, ma un avvenimento fondamentale della vita di San Paolo: l’incontro con Cristo e le sue conseguenze. Pensare a questo mi dà maggiormente la comprensione che la festa del nostro Patrono ha una sua essenziale dinamicità: non è una statua o un quadro, ma è qualcosa che è in movimento, in divenire, frutto dell’incontro con Cristo. Celebrare la festa del nostro Patrono quindi ci chiede di verificare se lo stiamo davvero onorando, se anche noi cioè siamo in un cammino di “conversione, personale e comunitario”, frutto del nostro incontro con Signore. Conversione, che esperienza difficile!
Provate di convincere una persona adulta o un giovane a cambiare idea o atteggiamento rispetto a una sua convinzione granitica o rispetto a un comportamento consolidato nel tempo. Ci siete riusciti ? Non è facile per nulla. Se poi provate a fare tutto questo con voi stessi scoprirete quanto sia difficile mettere in discussione le proprie certezze, le proprie convinzioni, le proprie abitudini, i propri giudizi o pregiudizi soprattutto sulle altre persone.

Convertirsi vuol dire, stando davanti a Cristo, “cambiare” rimettere in discussione, addirittura rinnegare certe nostre idee del passato o del presente per abbracciarne delle altre. Questo è successo a Paolo di Tarso quando, caduto da cavallo, si è trovato a fare i conti della sua vita passata con Colui che si era ostinatamente dedicato a perseguitare: Gesù Cristo, convinto com’era, che quella era la cosa più nobile che potesse fare nella sua vita. Come può essere possibile un cambiamento così evidente?

Come è possibile che un persecutore della Chiesa e dei cristiani sia potuto diventare un grande Apostolo di Cristo ?

In ciò che gli è accaduto tocchiamo con mano quello che SOLO la GRAZIA divina poteva realizzare: una simile conversione che non ha mai abbandonato l’Apostolo Paolo: le sue lettere testimoniano questa riconoscimento e riconoscenza di quello che la CARITA’ DIVINA è riuscita a compiere trasformando il cuore e la vita di Paolo.

Festeggiare il nostro Patrono significa riconoscere nelle persone e nella nostra comunità di Massa e di Fruges quei frutti, quella luce di quanto il Signore compie nel nostro perpetuo cammino di conversione che avviene sotto lo sguardo di San Paolo e quello Materno della Beata Vergine Regina della Consolazione e dell’Oppio. Paolo ci sprona a non sederci, a non fermarci, a non lasciarci congelare dall’egoismo, ma a rimanere una comunità unita e dinamica.

E se Gesù dovesse vedere che noi anziché testimoniarlo, lo ostacoliamo, allora Gli chiediamo di….farci cadere da cavallo. Auguri alle nostre comunità in festa perché fioriscano tante testimonianze di conversione. A San Paolo chiediamo che protegga la nostra città da questa pandemia e scateni una Pandemia d’amore Divino, che ci guarisca il cuore.

Caritas parrocchiale

Via Roli 6 – Tel. 3294664112
Coordinatrice: Franti Marilena
tel.3408121961
Email: caritasmassalombarda@gmail.com
Orari di apertura
Ascolto: MARTEDI’ 9,30 – 11
Distribuzione viveri e vestiario:
MARTEDI’ 14,30 – 17,30
MERCOLEDI’ 9,30 – 12; 14,30 – 17,30

ATTIVITA’

Distribuzione viveri agli indigenti

Distribuzione vestiario e di coupons farmaceutici; ascolto, sostegno e accompagnamento.

Natale 2021: tornare bambini per accoglierLo Bambino

Editoriale Il Nostro S.Paolo dicembre 2021

don Pietro Marchetti, parroco

Noi viviamo in una nazione dove si diventa sempre più anziani e dove ci sono  sempre meno bambini, non solo nei numeri anagrafici, ma anche nel cuore. Per questo Dio ci chiede di “tornare bambini”  e di accoglierLo Bambino.

Tornare bambini: loro non si stancano mai di cercare, non smettono di sperare, hanno lo sguardo limpido del cielo, vasto e profondo come l’oceano. Per loro la realtà è sempre “scoperta” e “meraviglia”, l’avventura è il modo di stare al mondo, il gioco è festa quotidiana di libertà, la fiducia è il segreto della loro energia. Non parlo di un bambino perfetto: lo siamo stati tutti e sappiamo dei nostri egoismi, dei capricci, dell’agire istintivo, piccoli peccati che hanno segnato la nostra vita. I bambini sono piccoli, indifesi, bisognosi di tutto, eppure sempre aperti alla vita, alle cose, agli altri, sempre con le porte e le finestre spalancate sul mondo senza muri. Quell’essere creatura, quell’essere figlio gli basta perché il bimbo è felice di esserlo e non chiede altro che amare ed essere amato. Solo Gesù indica questa strada “Se non ritornerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli “ (Mt.18,3).

La salvezza passa attraverso i bambini per la loro fiducia totale che è consegnare la propria vita nelle mani e nel cuore e nella mente della loro mamma e del loro papà. La salvezza passa per quell’attesa piena di speranza che segna il tempo della crescita; la salvezza passa attraverso il loro sguardo pieno di stupore e meraviglia rispetto a se stessi, agli altri e al mondo. La salvezza passa attraverso la sete di conoscenza: una curiosità fatta di domande a partire da quella decisiva: la domanda di bene, di bello e di vero che è l’impronta del Creatore nelle loro  anime. La salvezza passa attraverso la libertà dei bambini che è lo spazio e il tempo del gioco, la possibilità di creare mondi fantastici in cui ritrovano se stessi e gli altri. Solo l’orgoglio dell’uomo lo ha portato a pensare di poter passare da figlio a creatore: il peccato originale è il rifiuto del dono più grande: essere figli. Per questo avviene l’impensabile: Dio si fa figlio. Accogliere quindi Gesù nel Natale, vuol dire ritrovare il nostro essere figli, in quel bambino  che ci ricorda di non smettere mai di essere bambini. E se anche non lo siamo più anagraficamente, chiediamo al Signore di poterlo essere nel cuore, conservando quello stupore per il bello, il buono e il vero. Auguri di un Buon e Santo Natale, quel Gesù che nasce a Betlemme sotto Augusto, non è una favola, è storia, ma a differenza di tutte le altre storie, Egli si fa Salvezza: oggi come allora quel Bambino nasce per noi.    

E auguri di un Buon Anno 2022. 

Don Pietro parroco.