Il giardino dell’Eden,
o dell’abside della chiesa di San Paolo
In queste settimane sono continuati i lavori di ricollocazione all’interno della città, dello spazio adiacente l’abside della chiesa di San Paolo.
Le opere, attualmente al grezzo, lasciano già intravvedere i percorsi pedonali all’interno con relativi cancelli di accesso e, al centro, tre grandi cerchi, in parte sovrapposti, che richiamano l’emozionante immagine delle aureole dell’icona della sacra famiglia. Nella parte del giardino vicino alla canonica è visibile lo spazio della preghiera per riprendere un angolo che in passato avevano creato i ragazzi del gruppo di Federico e Barbara. In questo spazio verrà collocata una statua della madonna ed alcune panchine per la sosta di quanti vorranno godere di un momento di pace e di tranquillità.
Le opere di finitura e pavimentazione, che immaginiamo debbano essere rimandate a primavera, per evitare gelate sui pavimenti posati di fresco oltre al congelamento delle mani di chi deve effettuare la posa, ci daranno l’occasione per approfondire ulteriormente il significato che i progettisti hanno inteso dare a questo luogo.
Anche solo le opere al grezzo però, mostrano una felice intuizione dei progettisti per raccordare un ambiente squisitamente laico come la piazza del mercato e i giardini della stazione, con l’edificio sacro della chiesa di San Paolo.
Una piccola recinzione metallica è stata posta in essere per schermare gli accessi del retro della chiesa e della canonica e mantenere attivi due importanti servizi: uno è la lavorazione di piante e fiori per la chiesa; e il secondo è quello di creare l’accesso degli ospiti della Caritas dal cortiletto, attraverso un cancellino lasciato nella recinzione. Tra l’altro la Caritas avrà la possibilità di fare scarico merci sempre dal cortile dove è stata creata opportuna pavimentazione per i furgoni.
Il giardinetto dell’Abside, che qualcuno suggeriva di intitolare a Don Orfeo, verrà quindi completato con il rifacimento del manto erboso e la piantumazione di alberi e cespugli previsti nel progetto botanico, per poi essere aperto al pubblico, durante il giorno, come da accordi con l’Amministrazione Comunale.
a cura di Duilio Ghetti