Il Nostro S.Paolo dicembre 2016 – Editoriale

A tutti i lettori.

E’ uscito il n.6 de Il Nostro S.Paolo.
Pubblichiamo qui l’editoriale del Parroco don Pietro Marchetti e alcuni suoi articoli

Santo Natale : cercare Qualcuno.

Siamo vicini al Santo Natale: il Signore, se lo vorremo, ci farà vivere un’esperienza straordinaria. In queste occasioni le chiese ancora si riempiono di persone che cercano qualcosa o meglio Qualcuno. Qualcuno si accontenta di lasciarsi afferrare dai ricordi e dalla nostalgia: il natale può essere sinonimo di infanzia, di atmosfera incantata, di regali; in altri c’è un desiderio di luce e di pace che non ha una direzione se non il bisogno di una parola e di un braccio teso per ritrovare la fiducia e la speranza. Gesù sa che noi abbiamo molto bisogno di speranza: per uscire dalla paura che abbiamo accumulato in questo tempo di crisi e di timore del terrorismo; per liberarci da una certa apatia che non contribuisce a dare respiro alla vita e a soddisfare un bisogno profondo di significato e di felicità; per uscire dalla delusione e dal disincanto: illusi dalle solite parole d’ordine e dagli slogan, si finisce col pensare che non sia possibile un mondo più equo e più giusto, un’esistenza fraterna e solidale, un futuro che porta con sé il sigillo di Dio. Ecco perché questo Natale deve essere di speranza. Non l’ottimismo effimero di chi si costringe almeno per un giorno ad ignorare i problemi, ma la speranza cristiana, tenace e ardita, che si affida a un Dio venuto a condividere le vicende umane.
Chiediamo allora al Signore che desti, ravvivi, renda più solida in noi questa speranza: ecco l’obiettivo di questo Natale. Che il Signore raggiunga i nostri cuori con un lieto annuncio che risani e dia nuovo slancio: ciò potrà avvenire soltanto se noi apriremo la porta del nostro cuore alla Parola di Dio, se essa diventerà motivo di preghiera e di riflessione personale, solo così lo Spirito Santo potrà realmente agire nell’anima e nella mente di ciascuno di noi e ed aprirci alla vera speranza. Buon Natale a tutti i massesi e buon Anno nuovo.
E’ terminato il giubileo della misericordia si sono chiuse le porte sante delle cattedrali, ma la Vera porta santa dei confessionali è rimasta aperta e lì Dio ti aspetta per donarti quelle Grazie che sono indispensabili per vivere un Anno veramente nuovo.
Auguri a tutti.
Don Pietro Arciprete di Massa Lombarda.

SOPPORTARE PAZIENTEMENTE LE PERSONE MOLESTE.

In questo nuovo anno pastorale noi sacerdoti, don Pietro e don Alberto, Padre Jackson e i nostri diaconi, domandandoci di che cosa le nostre comunità avessero più bisogno in questo tempo per progredire nel cammino spirituale, la nostra attenzione si è soffermata su una proposta del nostro Santo Padre Papa Francesco, che fu fatta durante l’estate in vista della conclusione del Giubileo della Misericordia: Lui suggeriva alle comunità parrocchiali e non, di continuare il cammino del Giubileo scegliendo una o più opere di misericordia per poterle poi calare nella vita delle stesse comunità. La nostra scelta è caduta sulla seguente: “sopportare pazientemente le persone moleste”, evidenziando così come le nostre comunità parrocchiali necessitino di cresce nell’amore per il Signore e per i fratelli nell’ottica della Carità fraterna del dialogo e del desiderio di incontrarsi. Abbiamo scelto un passo importante della Sacra Scrittura che è  il cosiddetto “inno alla carità” di San Paolo nel quale l’apostolo, nostro patrono, ci invita a meditare sulla caratteristiche dell’amore di Dio, da cui noi siamo chiamati ad attingere i criteri del nostro amore per i fratelli. Questo passo della Sacra Scrittura è commentato da Papa Francesco nel capitolo 4 della lettera Apostolica “Amoris laetitia”. Questo percorso si svolge in 13 mesi ed è iniziato nel mese di novembre con la prima caratteristica della Carità, vale a dire la PAZIENZA. Il cammino si svolge in questo modo: la prima domenica di ogni mese viene presentata la Parola del mese attraverso un foglio con la meditazione di Papa Francesco. Poi ciascuno è invitato a meditarla personalmente e all’interno dei vari gruppi della parrocchia. Poi verso metà mese c’è una serata di adorazione eucaristica silenziosa, dove si meditano alcuni passi della Sacra Scrittura e/o altri riguardanti il tema e verso la fine della Adorazione viene lasciato un tempo per comunicare liberamente le riflessioni. Per far conoscere a tutta la comunità le riflessioni,  abbiamo collocato in fondo alla chiesa su un tavolino un quadernone dove ciascuna persona o gruppo può scrivere la propria riflessione e metterla così in rete con le persone della comunità. Al momento non sono molte le riflessioni, mi auguro che nei mesi successivi aumentino le persone che con umiltà e coraggio le scrivano, abbattendo così qualche muro che la timidezza o qualche altro ostacolo possa trattenere dallo scrivere. Chiediamo insieme al Signore che benedica il nostro cammino e invochiamo lo Spirito Santo affinchè ci apra il cuore e Lui possa portare buoni frutti per la nostra comunità dove c’è tanto bisogno di fraternità, di carità, di maggior stupore per le cose belle che il Signore opera tra noi: ci sono ancora le forme di resistenza presenti, di assenze ingiustificate, di permalosità che non si superano, di sofferenze dal passato che non sono ancora state perdonate e qualche volta si ha l’impressione che non ci si impegni a sufficienza per chiedere al Signore di aiutaci ad eliminarle.
Don Pietro – don Alberto – P.Jackson – i diaconi.

IL NOSTRO CAMPANILE SOFFRE DI VECCHIAIA

Tante voci, si rincorrono a Massa sulla situazione del nostro campanile, qualcuno si è preoccupato che la caduta di qualche pezzetto di mattoni fosse dovuto al terremoto. Niente di tutto questo: il nostro campanile soffre di vecchiaia: più di 500 anni di vita richiedono ogni tanto qualche intervento di manutenzione. E così è. La prima fase dell’intervento è di “messa in sicurezza” (che non è una Messa particolare) bensì fare in modo che nessun oggetto cada e provochi danni a persone o a cose, poi ci sarà un secondo intervento dove in accordo con la soprintendenza e il comune si faranno i lavori di restauro necessari. La prima fase si conclude entro qualche giorno ed avrà un costo di circa Euro 19.000/00 (diciannovemila) e il secondo è prevista una spesa di circa 60/70.000 euro. La metà di questo denaro verrà data alla parrocchia dal famoso 8×1000. Il resto ?…..E’ ancora nelle tasche dei massesi e speriamo che piano piano passino alla cassa della parrocchia per transitare verso le ditte che debbono fare i lavori.
Confido nella provvidenza (che ha un nome: i massesi).
Don Pietro

CINEMA ALL’ORATORIO

Continua con successo l’esperienza del cinema all’oratorio, siamo ancora un po’ precari in attesa di poter dare una bella sistemata alla sala, nel frattempo continuiamo ad offrire ai massesi la possibilità di incontrarsi, passare insieme qualche ora godendoci un buon film (sia per gli adulti che per i ragazzi). Anche queste sono occasioni importanti per costruire rapporti fraterni tra di noi (se il film lo abbiamo già visto al cinema o in tv, lo si rivede anche volentieri…). Per chi conosce la storia del cinema sa molto bene che questo strumento di comunicazione ha per oltre 100 anni avvicinato persone, ha creato occasioni di incontri che sono sfociati anche in matrimoni, ha creato occasioni per ridere e piangere insieme, per riflettere sulla nostra società e sui suoi problemi, sugli avvenimenti della storia e sui personaggi che l’hanno caratterizzata. Chi guarda un film in televisione, magari anche da solo, assomiglia a una persona che organizza una festa e la vive da solo….il cinema è voce del verbo “fraternità”. Il percorso di questo anno è sul tema della “famiglia” per gli adulti e dei “bimbi nel cinema” per i ragazzi. Poi se riusciremo faremo un percorso su San Francesco presentando i 5 film che hanno portato la figura di questo grande Santo sul grande schermo.
Don Pietro

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