Preghiera di Papa Francesco
O Maria,
tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,
che presso la croce
sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova
Aiutaci, Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione. Amen.
Vivere il Mistero- Gesù si ritira nuovamente dopo aver appreso la notizia della morte di Giovanni Battista. E nuovamente le folle lo seguono. Per alcuni esegeti, Gesù inaugura un nuovo esodo, per questo esce portando con sé i discepoli e le folle, primizia della nuova umanità. Gesù è il vero pastore, colui che conduce le greggi ai pascoli della vita e cura le loro ferite mosso da viscere di compassione. Matteo scrive che guarì quanti erano infermi, incapaci cioè di stare in piedi. Qui emerge un tratto singolare di Gesù; egli è consapevole di essere il pastore messianico, come pure è cosciente del potere (exousia) che Dio gli ha conferito. Ma questo non lo innalza sulle persone, al contrario. Se l’uomo davanti all’infermità del prossimo è pronto a sfruttarla per asservire, Gesù, invece, è pronto a servire con dedizione sincera e totale. Ma cosa significa che Gesù prova «compassione»? La compassione è un sentimento ricco di sfumature; provare compassione significa sentirsi coinvolti e responsabili del prossimo. È a partire dalla compassione (cum-pati) che si comprendono tutte le azioni di Gesù che Matteo ci descrive con precisione. Sul far della sera, i discepoli invitano Gesù a congedare la folla affinché possa ritornare nei villaggi per comprarsi da mangiare. Gesù risponde loro: “Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare“. Il Maestro, vuole che si operi semplicemente una sostituzione: al verbo «comperare» con il verbo «condividere». La condivisione è la nuova logica che deve caratterizzare il vissuto degli uomini, dove ognuno è coinvolto in modo cordiale e responsabile nel bisogno del suo prossimo. Il poco di alcuni (cinque pani e due pesci) può divenire molto per tutti. Il «comprare» segue le logiche del mercato e crea gli abbienti e i poveri. Il «condividere» instaura, invece, rapporti solidali e fraterni. Osserviamo ora le azioni di Gesù, semplicissime ma estremamente significative. Anzitutto egli prende ciò che c’è, non importa se poco. Poi alza lo sguardo verso il cielo e benedice il Padre. Attenzione: Gesù non si lamenta per ciò che manca, per ciò che non ha, ma rende lode per ciò che ha (non importa se poco). La riconoscenza di Gesù apre così la via al dono di Dio, da cui discende ogni bene. Gesù non chiede al Padre il cibo per saziare sé stesso ma le folle. Gesù innalza la sua riconoscenza non per aver qualcosa da mangiare, ma per avere qualcosa da donare. Questo, se vogliamo, è il cuore dell’Eucaristia (a cui questo brano ci rimanda). Nell’Eucaristia noi scopriamo quanto siamo diversi dal Maestro; mentre noi tendiamo ad impossessarci sempre più dei doni di Dio a nostro consumo, Gesù fa di se stesso un dono agli altri. Per Gesù ogni dono di Dio (e lui si è auto-compreso come dono del Padre) diviene la possibilità di donare agli altri, rendendo grazie e abbandonandosi con fiducia a Colui che, con la sua provvidenza, sostiene e accompagna ogni creatura. La logica del dono compie la grande utopia: il pane per tutti e in abbondanza. Matteo nota che di questo pane ne avanzano dodici ceste. Com’è noto, il numero dodici rimanda alle tribù di Israele. Ma non solo: se vogliamo, dodici sono anche i mesi dell’anno. Allora, non solo pane in abbondanza per tutti, come abbiamo detto, ma anche pane in abbondanza per sempre. Ma c’è un altro dato. Matteo ci parla di cinquemila uomini senza contare le donne e i bambini. Cinquemila è un numero caro anche a Luca che in Atti 4,4 osserva che alla predicazione apostolica cinquemila uomini giunsero alla fede. Va formandosi la comunità cristiana, dove, non a caso, tutto era comune e nessuno era nel bisogno (cf At 2,45).
XVIII del T. Ordinario
02 agosto 2020
n. XI / 36
Letture: Isaia 55,1-3 / dal Salmo 144 / Romani 8,35-37
Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente
Dal Vangelo secondo Matteo (14,13-21)
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
Parola del Signore
VITA ECCLESIALE
Sabato 01 |
18.30 |
+ Buldrini Natalina e Maurizio |
Domenica 02 |
10.30 |
+ Gattucci Stefano + Giuseppe e Maria Cecchini Per una persona (vivente) |
Lunedì 03 |
18.30 |
+ Capucci Giuseppa e Foschini Iref |
Martedì 04 |
8.00 |
Deff. cg. Giacometti – Mussino – De Giovanni + Ruffini Armanda |
Mercoledì 05 |
18.30 |
Secondo le intenzioni di due persone |
Giovedì 06 |
18.30 |
+ Pilani Enzo |
Venerdì 07 |
8.00 |
+ Penazzi Natale e deff. della famiglia |
Sabato 08 |
18.30 |
+ Lo Re Giuseppe |
Domenica 09 |
10.30 |
+ Becca Luigi |
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Orario Confessioni Concordare con don Pietro eventuali esigenze
(muniti di mascherina rispettando rigorosamente le distanze come predisposto)
Orario SS. Messe Feriale : Martedì e Venerdì ore 8.00
Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.30
Festivo : ore 10.30, 18.30
Tutti i giorni ore 17.55 S. Rosario
Venerdì ore 20.30 Adorazione eucaristica
N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia
Nota. Da lunedì 18 maggio sono riprese le celebrazioni con il popolo.
La S. Mesa feriale è secondo il solito orario e quella festiva come indicato nel riquadro sopra. Dovranno ovviamente essere rispettate tutte le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine, ecc..).
Alla scuola di Gesù : |
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Lunedì |
Martedì |
Mercoledì |
Giovedì |
Venerdì |
Sabato |
Mt 14,22-36 |
Mt 15,1-2.10-14 |
Mt 15,21-28 |
Mt 17,1-9 |
Mt 16,24-28 |
Mt 17,14-20 |
Il catechismo in parrocchia resta sospeso fino a nuove disposizioni
Anno : A Agosto 2020 |
LA VITA DELLA COMUNITA’
Domenica 02 XVIII del T.O. |
“Perdono d’Assisi” per tutta la giornata S. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (NO alle 8.00) |
Martedì 04 S. Giovanni M. Vianney |
S. Messa ad orario feriale |
Giovedì 06 Trasf. del Signore |
S. Messa ad orario feriale |
Venerdì 07 |
Primo venerdì del mese – Comunione ai malati Ore 20.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica |
Domenica 09 XIX del T.O. |
S. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (NO alle 8.00) |
PER RICEVERE L’INDULGENZA PLENARIA DEL PERDONO DI ASSISI
(per sé o per i defunti)
Tale indulgenza è lucrabile, per sé o per le anime del Purgatorio, da tutti i fedeli quotidianamente, per una sola volta al giorno, per tutto l’anno in quel santo luogo e, per una volta sola, da mezzogiorno del 1° Agosto alla mezzanotte del giorno seguente, visitando una qualsiasi altra chiesa francescana o basilica minore o chiesa cattedrale o parrocchiale.
Le condizioni per acquistare il Perdono sono quelle prescritte per tutte le indulgenze plenarie:
- Confessione sacramentale per essere in grazia di Dio (negli otto giorni preced. o seg.)
- Partecipazione alla Messa e Comunione Eucaristica;
- Visita alla chiesa della Porziuncola (o un’altra chiesa francescana o chiesa
parrocchiale), per recitare alcune preghiere;
In particolare:
Il CREDO, per riaffermare la propria identità cristiana;
Il PADRE NOSTRO,per riaffermare la propria dignità di figli di Dio,ricevuta nel Battesimo;
UNA PREGHIERA SECONDO LE INTENZIONI DEL PAPA (ad esempio Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.
Fu canonizzata il 7 ottobre 1391. Un data mariana anch’essa, come si può vedere. Nella Bolla di canonizzazione si affermava che la santa “per grazia dello Spirito Santo meritò di vedere visioni, di udire rivelazioni e di predire molte cose con spirito profetico”, riconoscendo quindi alla mistica svedese il carisma della profezia, raramente affibbiato a una donna nella storia della Chiesa.