Programma dal 19 al 27 febbraio 2022

Letture: 1 Samuele 26,2.7-9.12-13.22-23 / Salmo 102 / 1Corinzi 15,45-49

Il Signore è buono e grande nell’amore.

Dal Vangelo secondo Luca (6,27-38)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Parola del Signore

VITA ECCLESIALE

Sabato 19 18.00 + Foletti Arcangelo (Lino)
Domenica 20 10.30 + Marconi Francesco

+ Alma, Alfonso, Maria e don Orfeo

Lunedì 21 18.00 + Antonio
Martedì 22 8.00 + Castelli Adriano
Mercoledì 23 18.00 + Zavalloni Elda
Giovedì 24 18.00 + Dovadola Monica

+ Vertori Francesco e deff. della famiglia

Venerdì 25
Sabato 26
Domenica 27 10.30

18.00

+ Liparesi Giovanni, Gilberto, Mario e Folli Pia, Buldrini Paolo, Gaetano, Domenica e genitori

+ Dovadola Ivano e Monica, Ruffini Armanda e Dovadola Silverio

Orario Confessioni Sabato ore 11.0012.00 (don Pietro)

ore 16.4517.45 (don Pietro)

Concordare con don Pietro eventuali esigenze rispettando rigorosamente le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine ecc…)).

Orario SS. Messe Feriale: Martedì e Venerdì ore 8.00

Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.00

Festivo : ore 10.30, 18.00

Tutti i giorni ore 17.25 S. Rosario )

N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia

Il catechismo in parrocchia è ripreso secondo le consuete modalità.

Anno : C

Febbraio 2022

LA VITA DELLA COMUNITA’

Domenica 20

VII del T. O.

Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00
Lunedì 21 Ore 20.45 (canonica) : Caritas parrocchiale
Martedì 22

Cattedra di

S. Pietro ap.

S. Messa ad orario feriale
Mercoledì 23 Ore 20.45 (S. Paolo): Prove del coro S. Paolo
Giovedì 24 Ore 20.45 (canonica) : 3° Incontro fidanzati in preparazione al matrimonio
Venerdì 25 Ore 17.30 (S. Paolo): Adorazione eucaristica e S. Rosario
Domenica 27

VIII del T. O.

Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.00

1E’ possibile rinnovare l’abbonamento per il 2022 al periodico parrocchiale “Il Ns. S. Paolo”, importante strumento di comunicazione comunitaria.

2 – In sacrestia sono sempre disponibili le marmellate delle monache clarisse di Imola che rappresentano un modo per sostenere nel bisogno materiale una comunità che instancabilmente prega per tutti noi.

Alla scuola di Gesù :
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Mc 9,14-29 Mt 16,13-19 Mc 9,38-40 Mc 9,41-50 Mc 10,1-12 Mc 10,13-16

Vivere il Mistero- La pagina evangelica odierna è in stretta continuità con il testo delle beatitudini, ne è una eco. La stessa cosa fa Matteo: alle beatitudini fa seguire il discorso sulla giustizia interiore (5,21-48). Sulle beatitudini si fonda uno stile di vita che oltrepassa la giustizia degli uomini, che va oltre la legge. Nessuna legge può imporre di amare il nemico. L’Evangelo è il superamento della cosiddetta legge del taglione: «Vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede» (Dt 19,21). Alle ostilità e alle ingiustizie non si può porre fine con la vendetta. Applicando la legge del taglione si rischia di diventare tutti ciechi, senza piedi e senza mani! Non si tratta di venire meno alla giustizia e di denunciare i soprusi. Lo stesso Gesù, quando ricevette uno schiaffo, porse l’altra guancia, ma non rinunciò a contestare apertamente quel comportamento: «Se ho parlato male dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (Gv 18,23). Una convivenza veramente umana è possibile soltanto se si supera lo spirito di vendetta e se nei rapporti personali interviene il perdono. Il fondamento teologico di un tale comportamento è l’imitazione di Gesù, immagine del Padre; l’imitazione del Figlio nel quale anche noi siamo figli. L’esortazione ad essere perfetti come il Padre celeste (cf Mt 5,48) trova concreta applicazione nell’esortazione: «Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro» (Lc 6,36). È la misericordia, la compassione verso il prossimo che dà la misura della nostra figliolanza divina.

Annunciare.- Il cristianesimo non è un’antologia di saggi consigli; non è una semplice dottrina di astratte e affascinanti affermazioni. La nostra fede, come in ogni vero rapporto d’amore, è una persona che diventa parte della nostra vita: Gesù Cristo. Per questo il cristianesimo è in primo luogo uno stile di vita che, come quello di Gesù, sovente contrasta con i cosiddetti «benpensanti» ai quali le beatitudini rischiano di apparire come follia.

Insegnare.– Perdonare non significa perdere la memoria delle offese ricevute (o ritenute tali). Anzi, proprio perché non si è degli smemorati il perdono diventa un eroico gesto meritorio. Sovente facciamo il bene più per nostra gratificazione che per amore gratuito verso il prossimo. E’ bello e anche giusto fare del bene a quelli che amiamo, ma «anche i peccatori fanno lo stesso…Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande…». La gratuità è il segno inequivocabile della presenza dello Spirito di Dio in noi.

Esortare.– «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati». Ogni persona ha una storia che solo Dio conosce veramente; vicende che condizionano tutta la vita. Il cristiano è chiamato a volgere verso tutti uno sguardo di compassione e di misericordia. Il giudizio è riservato soltanto a colui che vede nel cuore dell’uomo e non si arresta alle apparenze. Non dimentichiamo la Parola che non passa: «Con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Introdurre al mistero.– La Chiesa dei primi secoli optò per un rito battesimale che, di norma, prevedeva la totale immersione di tutto il corpo nell’acqua. Tale gesto dava visibilità all’immagine paolina del battesimo. «Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova»(Rm 6,4). Il battesimo, anche se oggi nella Chiesa latina è, per ovvie ragioni, celebrato nella maggioranza dei casi per infusione, esprime e realizza una nuova nascita nello Spirito secondo il modello di Gesù, nuovo Adamo. (don Silvano Sirboni)

angelo

Amministratore del sito web parrocchiale.

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