Programma dal 2 al 19 aprile 2019

Vivere il Mistero. – Luca inscrive la Passione nel disegno di Dio. Più volte infatti sottolinea che il Figlio dell’Uomo doveva salire a Gerusalemme e ivi soffrire l’ostilità di molti. Nell’episodio dell’ultima cena giunge ad affermare che la Passione compie anche le profezie. Luca ci mostra un Gesù in lotta, in agonia. Dentro questo crogiuolo, egli si affida al Padre e il Padre lo conforta. L’evangelista ci offre pure un ritratto di Gesù durante le ore più tragiche della sua vita; egli è l’Innocente , l’Obbediente, il Solidale con i peccatori. Se gli uomini lo condannano, egli perdona. Accanto a questa esemplarità fa da contrasto la debolezza dei discepoli, i quali non comprendono la Passione del Maestro e fuggono rinnegandolo. Possiamo dividere il racconto in sei unità. Con la prima unità (cf Lc 22,14-38), Luca descrive la cena di addio; nelle parole di Gesù questo è un momento atteso, ardentemente voluto e preparato. La seconda unità ci trasporta nel Getsèmani (cf Lc 22,39-53). Qui Gesù entra in agonia; un’agonia così intensa da portarlo a sudare sangue. Egli esce vittorioso e confortato, riconfermando la sua dedizione a Dio e ai fratelli. Segue la cattura. E siamo alla terza unità, il processo davanti ai Giudei (cf Lc 22,54-71). Luca descrive il processo davanti al sommo sacerdote e il rinnegamento di Pietro. Con tocco magistrale, l’evangelista fa poi incrociare lo sguardo misericordioso di Gesù con lo sguardo smarrito di Pietro (cf Lc 22,60-61). Dall’intensità dello sguardo del Maestro erompe il pianto amaro del discepolo. Segue la quarta unità, il processo romano (cf Lc 23-25). Per ben tre volte Pilato dichiara Gesù innocente e manifesta la volontà di liberarlo. Ma, purtroppo, cede all’insistenza sanguinaria di una folla sobillata dalle autorità ebraiche. La quinta unità narra l’andata di Gesù al Calvario per la crocifissione e morte (cf Lc 23,26 49). Al lamento delle donne, Gesù risponde con un monito verso coloro che hanno voluto la sua morte. Sulla croce Gesù si rimette al Padre e affida alla Sua misericordia i suoi uccisori. Un centurione romano riconosce in lui un uomo giusto. La sepoltura chiude apparentemente la vicenda del Nazareno (cf Lc 23,50-56). ln questa sesta unità le donne preparano i profumi e gli aromi per l’imbalsamazione. Già risplendono le luci del sabato (cf Lc 23,54) quando Giuseppe di Arimatea depone iI corpo di Gesù nel sepolcro, ma più delle luci della festa comincia a sorgere la luce radiosa della stella del mattino: Cristo risorto (cf Ap 22,16).

Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?». Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori. Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo. Parola del Signore

Parrocchia della Conversione

di S. Paolo Apostolo

48024 Massa Lombarda – RA

Via Roli, 2

Tel. e fax 0545 81339

E-mail parrocchiaconversione@virgilio.it

Sito Internet parrocchiesanpaoloesangiacomo.it

Letture: Isaia 50,4-7 / dal Salmo 21 / Filippesi 2,6-11

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Dal Vangelo secondo Luca (23,1-40) [forma breve]

In quel tempo, tutta l’assemblea si alzò; condussero Gesù da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia. Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere. Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.

VITA ECCLESIALE

Sabato 13
Domenica 14 8.00

18.30

+ Sr. Emanuela e consorelle def.

+ Galvani Ezio e deff. fam. Tirello

Lunedì 15
Martedì 16 8.00 + Margotti Teresa

+ Ghiselli Ilde

Mercoledì 17 18.30 + Giuseppe e deff. fam. Guerra e per una persona vivente della famiglia
Giovedì 18
Venerdì 19
Sabato 20
Domenica 21 8.00

10.30

18.30

Per i vivi e i defunti delle famiglie Dovadola-Ruffini

+ Marconi Antonio

Per i vivi e i defunti della famiglia Dovadola Ivano

+ Verduschi Lorenzo

Le Confessioni della Settimana Santa:

Lunedì 15 : Ore 10.30-12.00 20.45-22.30

Martedì 16 : Ore 10.30-12.00 20.45-22.30

Mercoledì 17 : Ore 10.30-12.00 20.45-22.30

Giovedì 18 : Ore16.00-19.00 22.00-23.00

Venerdì 19 : Ore 9.30-12.00 16.30-19.00

Sabato 20 : Ore 9.30-12.00 15.00-19.00

Domenica 21 : Ore 8.00-9.00 10.30-11.30 18.00-19.30 

 

Orario SS. Messe Feriale : Martedì e Venerdì ore 8.00

Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.30

Festivo : ore 8.00 – 9.30 (ex ospedale) – 10.30 – 18.30

S. Rosario Feriale e Festivo ore 17.55 [ore 17.25 con Via Crucis]

Ogni mercoledì ore 15.00 (nella chiesa di S. Salvatore)

Lodi : Feriale: Martedì e Venerdì ore 8.30 – Restanti giorni : ore 8.00

Vespri : Feriale :Lunedì, Mercoledì, Giovedì dopo la S. Messa delle ore 18.30

Visita alle famiglie con benedizione

(dalle ore 15.00)

Lunedì 15 : P.za Matteotti, P.za Marconi,

P.za Mazzini, via dei Lombardi

Martedì 16 : Corso Vittorio Veneto (dispari)

Mercoledì 17 : Corso Vittorio Veneto (pari)

Alla scuola di Gesù :
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Gv 12,1-11 Gv 12,21-33. 36-38 Mt 26,14-25 Gv 13,1-15 Gv 18,1-19,42 Lc 24,1-12

Il Catechismo in parrocchia riprende sabato 20 aprile

LA VITA DELLA COMUNITA’

Anno : C

Aprile 2019

Domenica 14

Le Palme

Ss. Messe ad orario festivo

Giornata mondiale della Gioventù

Giornata parrocchiale per l’Opera Santa Teresa

Ore 10.15 (oratorio) : Benedizione delle Palme e

processione fino alla chiesa di S. Paolo

Ore 10.30 (S. Paolo) : S. Messa

Ore 18.00 (S. Paolo) : Via Crucis

Lunedì 15 Ore 20.45 (canonica) : Caritas parrocchiale
Mercoledì 17 Ore 20.45 (canonica) : Prove del “Coro S. Paolo”
Giovedì 18

Santo

Ore 20.30 (S. Paolo) : S. Messa Solenne “In Coena Domini”

a seguire : Adorazione fino alle ore 23.00

Venerdì 19

Santo

Astinenza e Digiuno

Ore 15.00 (S. Paolo) : Via Crucis con particolare invito a bambini, ragazzi e giovani

Ore 20.30 (S. Paolo) : Celebrazione della “Passione del

Signore”

Sabato 20

Santo

Ore 8.30–12 e 15–19 (S. Paolo):Benedizione delle uova

Ore 21.30 (S. Paolo) : Veglia Pasquale

Domenica 21

Pasqua di Risurrezione

Ss. Messe ad orario festivo

Ore 10.30 (S. Paolo) : S. Messa Solenne

Sono aperte le iscrizioni per il pellegrinaggio del 1° maggio a Pistoia.

(vedi volantino a parte)

Eros Tazzari

Diacono di Massa Lombarda

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