Letture: Isaia 66,18b-21 / Salmo 116 / Ebrei 12,5-7.11-13
Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.
Dal Vangelo secondo Luca (13,22-30)
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore
VITA ECCLESIALE
Sabato 20 | 18.30 | + Ballardini Cesira, Pio e Francesco |
Domenica 21 | 10.30 | + Antonio
+ Franco, Maria, Demo e Luigi + Marcantuono Vincenzo, Cappetta Antonietta e Rosina, Iannece Gerarda, Elio, Giuseppe e Peppina |
Lunedì 22 | 18.30 | + Castelli Adriano
+ Rachele e Magdali Gurla + Trombetti Franco |
Martedì 23 | ||
Mercoledì 24 | 18.30 | Secondo le intenzioni di Maria Teresa (vivente) e per la defunta Dovadola Monica
+ Conti Paolo (Trigesima) |
Giovedì 25 | 18.30 | + Giacometti, Mussino e De Giovanni e Franca |
Venerdì 26 | ||
Sabato 27 | 18.30 |
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Domenica 28 | 10.30
18.30 |
+ Brignani Adriano
+ Veliano ed Emilia Chiarini |
Orario Confessioni Sabato ore 11.00 – 12.00 (don Pietro)
ore 17.15 – 18.15 (don Pietro)
Concordare con don Pietro eventuali esigenze rispettando rigorosamente le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine ecc…)).
Orario SS. Messe Feriale: Martedì e Venerdì ore 8.00
Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.30
Festivo : ore 10.30, 18.30
Tutti i giorni (escluso il venerdì) ore 17.50 S. Rosario
Venerdì ore 17.30 Adorazione eucaristica
N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia
Anno : C
Agosto 2022 |
LA VITA DELLA COMUNITA’
Domenica 21
XXI del T. O. |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (in S. Paolo) |
Lunedì 22
B. V. Maria regina |
Ss. Messe ad orario feriale |
Mercoledì 24
S. Bartolomeo ap. |
Ss. Messe ad orario feriale |
Venerdì 26 | Ore 17.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica e S. Rosario |
Domenica 28
XXII del T. O. |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (in S. Paolo) |
La festa della Ripresa
(ovvero un invito alla partecipazione)
Inizia la preparazione alla festa :
Sabato 27 agosto, all’oratorio, a partire dalle ore 8.30
e nel pomeriggio dalle ore 15 in poi si inizia con il montaggio di ristorante e cucina
Chi può è invitato a dare il proprio contributo.
1 – In sacrestia sono sempre disponibili le marmellate delle monache clarisse di Imola che rappresentano un modo per sostenere nel bisogno materiale una comunità che instancabilmente prega per tutti noi.
Alla scuola di Gesù : | |||||
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato |
Mt 23,13-22 | Mt 23,23-26 | Gv 1,43-51 | Mt 24,42-51 | Mt 25,1-13 | Mt 25,14-30 |
Vivere il Mistero- La prima lettura presenta una descrizione grandiosa del raduno finale di tutte le genti. Allora saranno radunati tutti i popoli e questi porteranno con sé, come dono, i figli d’Israele dispersi tra di loro. La seconda lettura presenta con insistenza «la correzione del Signore». Il padre corregge necessariamente il figlio e questo «aggiustamento» apporterà «un frutto di pace e di giustizia» (Eb 12,11), che compenserà più che adeguatamente le sofferenze della punizione vissute ora. La domanda sul numero dei salvati spinge Gesù a delineare uno scenario grandioso. Egli afferma l’effettiva serietà del cammino necessario per entrare nel regno di Dio: abbiamo di fronte a noi una porta stretta, che non è poi così facile da trovare. Inoltre non si tratta di qualcosa legato esclusivamente a Israele, ma arriveranno alla mensa nel regno di Dio – insieme ad «Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti» (Lc 13,28) – anche commensali «da settentrione e da mezzogiorno» {Lc 13,29).
Il brano evangelico odierno apre ricordando lo sfondo generale delle pericopi lucane che sono proclamate in questa parte dell’anno liturgico: «In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme» (Lc 13,22). Sullo sfondo delle grandi speranze che il viaggio di Gesù verso la città santa suscita nei suoi seguaci, un tale pone la questione delle dimensioni del futuro gruppo dei salvati. La sua domanda pare basata su un’ipotesi restrittiva: «Sono pochi quelli che si salvano?» (Lc 13,23). La risposta di Gesù è un’esortazione a impegnarsi con serietà. L’ingresso non sarà facile perché si dovrà entrare nel regno di Dio per una porta stretta e molti non vi riusciranno. Più in dettaglio, utilizzando immagini che ricorrono anche in parabole, Gesù descrive l’impossibilità di entrare. A un certo punto la porta verrà chiusa e contro di essa si infrangeranno tutte le pretese poco consistenti. Quelli rimasti fuori pretendono di essere conosciuti dal padrone di casa e rivendicano il fatto dl essere stati a tavola con lui e di avere ascoltato il suo insegnamento sulle loro piazze. Gesù, però, reagisce con un freddo e terribile «Voi, non so di dove siete» e li definisce con durezza «operatori di ingiustizia» (Lc 13,25). La salvezza non dipende da un automatico appartenere al popolo cli Dio o dall’avere goduto della vicinanza di Gesù o dall’essere stati presenti al ministero e alle opere del Signore. L’ultima parola di Gesù è una profezia della venuta alla mensa del regno di Dio di genti da tutte le parti della terra. Ci sarà allora un capovolgimento «Vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi» (Lc 13,30). Genti lasciate per ultime nella chiamata avranno gli stessi posti – se non addirittura una collocazione migliore – dei primi prescelti.
«Porta stretta»; non significa dunque che entrino a mensa nel regno di Dio solo pochi eletti, selezionati dall’antico popolo dell’alleanza e dalla Chiesa degli amici di Gesù. «Porta stretta» indica non una piccola quantità di salvati, ma la radicalità degli atteggiamenti che sono richiesti per entrare. Dio cerca autenticità e qualità, e non si accontenta di approssimazioni o pressapochismi. Le cose divine sono serie e, di conseguenza, nella preparazione effettiva del regno e della sua autentica universalità avrà un ruolo decisivo la correzione amorevole proposta direttamente dal Padre. Solo chi sa accogliere questo tipo di realistica paternità divina produrrà, al di là di ogni geografia umana o religiosa, un frutto di gioia veramente maturo. (don Ermenegildo Manicardi)