Letture: Atti 2,1-11 / Salmo 103 / Galati 5,16-25
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,26-27;16,12-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Parola del Signore
VIENI SANTO SPIRITO
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sanguina.
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Amen
VITA ECCLESIALE
Sabato 22 |
18.30 |
+ Castelli Adriano + Zanoni Alfa + Galanti Gnesella |
Domenica 23 |
10.30 18.30 |
+ Franco, Maria, Demo e Luigi + Guadagnini Silvana Vivi e defunti famiglie Dovadola Ivano e Ruffini e parenti |
Lunedì 24 |
18.30 |
+ Dovadola Monica |
Martedì 25 |
8.00 |
+ Buganè Mario |
Mercoledì 26 |
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Giovedì 27 |
18.30 |
+ Dovadola Ivano e Ruffini Armanda + Patrick e Margaret |
Venerdì 28 |
8.00 |
+ Senzani Pellegrina + Agnellini Francesco, Piccolo Francesco e Librandi Antonietta |
Sabato 29 |
18.30 |
+ Montesi Natale + Liliana e Attilio Ragazzini e deff. della famiglia |
Domenica 30 |
18.30 |
+ Toffanello Teresina |
Orario Confessioni Sabato ore 11.00 – 12.00 (don Pietro)
ore 17.15 – 18.15 (don Pietro)
Concordare con don Pietro eventuali esigenze (muniti di mascherina rispettando rigorosamente le distanze come predisposto).
Orario SS. Messe Feriale: Martedì e Venerdì ore 8.00
Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.30
Festivo : ore 10.30, 18.30
Tutti i giorni ore 17.50 S. Rosario
Venerdì ore 17.30 S. Rosario e Adorazione eucaristica
N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli e si possono seguire anche nel sito internet della parrocchia
Il catechismo in parrocchia è ripartito a novembre secondo un calendario specifico per fasce e per gruppi
Vivere il Mistero- Il tema della liturgia odierna è l’universalità della salvezza. Il brano evangelico pone davanti due diversi mondi culturali e religiosi. Abbiamo una donna, greca di lingua, sirofenicia di origine, e discendente di quelle popolazioni che abitavano Canaan da tempi immemorabili. C’è poi Gesù, che lungo le vie della Giudea e della Galilea predica l’avvento del Regno di Dio. Ma se andiamo più vicino ai due principali protagonisti scorgiamo altri elementi interessanti. La donna è anzitutto una madre affranta, la sua bambina infatti è seriamente malata. Quando una madre soffre per la sua creatura è disposta a tutto, non importa se Gesù è uno straniero, e per di più di religione ebraica: ella tenta l’ultima carta pur di salvare sua figlia. Non è una donna sprovveduta, però, se chiama Gesù con il titolo di Figlio di Davide, e si rivela, nell’intreccio narrativo, risoluta e coraggiosa. Inoltre, non teme il silenzio del Maestro, anzi lo sostiene convinta che dietro apparenze così dure ci sia una pietas che atteggiamenti e parole sembrano negare. Ma, fatto veramente incredibile, questa donna pagana ha qualcosa da insegnare a Gesù: l’universalità della sua missione. Sì, questa donna aiuta Gesù, dolcemente e fermamente, a non chiudersi dietro barriere etniche o teologiche in quanto è venuto per tutti, nessuno escluso, anche per i cagnolini (animali impuri). La cananea non pretende nulla, niente più che le briciole. Ma sapendo che queste le appartengono, le pretende, e con risolutezza. Gesù è ammirato e afferma che la sua fede è grande, a differenza di quella dei discepoli, che è poca. È grazie a questa fede che molti verranno da Oriente e Occidente e siederanno alla mensa di Dio per mangiare il pane del Regno (cf Mt 8Jl; Lc lal5). ln quel medesimo istante avviene il miracolo, la figlia ritrova la salute. La fede nutre, dà accesso al pane dei figli sia per l’antico popolo sia per i pagani. Questo aspetto è importantissimo, se pensiamo che Matteo scrive per una Chiesa giudeo-cristiana che faticava ad ammettere tra le sue fila i pagani convertiti. È la fede in Gesù Cristo la sola richiesta lecita e doverosa e non tanto l’osservanza della Legge mosaica. Ma non è tutto’ Nel nostro episodio emerge anche una lezione missionaria: certamente Gesù è il Messia di Israele, tuttavia egli è stato aperto a quanti hanno creduto in lui. Può forse, allora, la Chiesa chiudere le proprie porte a quanti desiderano convertirsi al Vangelo? Può forse la Chiesa impedire o porre limiti all’irradiamento del Regno? Sarebbe un controsenso e un venir meno alla sua identità e vocazione. Con questo episodio Matteo mette anche in evidenza una considerazione più volte espressa lungo la sua narrazione: spesso si trova più fede tra coloro che sembrano pagani che all’interno della stessa comunità credente. I Magi, ad esempio, sono venuti da lontano per adorare il nato re di Israele (cf Mt 2), un centurione pagano (cf Mt 8,10) e persino i niniviti si sono rivelati più disponibili di «questa generazione», afferma Gesù (cf 12,39ss). La Chiesa deve, perciò, vigilare contro l’auto-sicurezza religiosa e verificarsi al suo interno prima di portarsi sulle strade dell’annuncio. Il vero annuncio scaturisce dalla testimonianza. Abbiamo visto come l’audacia della cananea sia stata lodata da Gesù; in quel dialogo serrato, egli ha rivisto la sua posizione teologica: la sua missione non è rivolta solo alla casa di Israele, ma al mondo intero. Gesù è davvero un rabbi singolare; non solo perché è aperto verso tutte le categorie sociali, ma anche perché incontra, dialoga e impara persino dalle donne. E questo sorprende quando sappiamo che la donna non aveva nessuna considerazione nella cultura del tempo. Anzi, c’era una corrente rabbinica che sosteneva che era preferibile bruciare la Torà piuttosto che insegnarla ad una donna.
Anno : B Maggio 2021 |
LA VITA DELLA COMUNITA’
Domenica 23 Pentecoste |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (NO alle 8.00) Ore 15.00 (S. Paolo) : S. Messa di Prima Comunione per un primo gruppo di bambini di IV elementare Ore 17.50 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Lunedì 24 |
Ore 20.30 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Martedì 25 |
Ore 20.30 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Mercoledì 26 S. Filippo Neri |
S. Messa ad orario feriale Ore 20.30 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Giovedì 27 |
Ore 20.30 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Venerdì 28 |
Ore 17.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica e S. Rosario Ore 20.30 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Sabato 29 |
Ore 17.50 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Domenica 30 Ss.ma Trinità |
Ss. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (NO alle 8.00) Ore 15.00 (S. Paolo) : S. Messa di Prima Comunione per un secondo gruppo di bambini di IV elementare Ore 17.50 (S. Paolo) : S. Rosario del mese di maggio |
Nota. Ss. Messe feriale e festiva come indicato nel riquadro nella pagina accanto. Rispettare tutte le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine, ecc..).
1. Sono aperte le pre-iscrizioni all’«Estate ragazzi» che avrà luogo all’oratorio nel periodo 7 – 25 giugno. La scheda con le indicazioni di massima sono disponibili presso l’entrata della chiesa.
Visita alle famiglie con Benedizione.
E’ stato recapitato ad ogni famiglia un volantino contenente le informazioni su come comportarsi per chi desidera avere la Benedizione “Pasquale” a casa, in famiglia.
Occorre compilare il volantino e riconsegnarlo in parrocchia mettendolo nell’apposita urna posta all’ingresso della chiesa entro il 31 maggio.
E’ importante indicare il proprio recapito, soprattutto un numero di telefono, mediante il quale il parroco provvederà a contattare la famiglia per concordare tempi e modi per la visita.
Alla scuola di Gesù : |
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Lunedì |
Martedì |
Mercoledì |
Giovedì |
Venerdì |
Sabato |
Gv 19,25-34 |
Mc 10,28-31 |
Mc 10,32-45 |
Mc 10,46-52 |
Mc 11,11-25 |
Mc 11,27-33 |
Preghiera di Papa Francesco
O Maria,
tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,
che presso la croce
sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova
Aiutaci, Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione. Amen.
Vivere il Mistero- Oggi la Chiesa celebra la Pentecoste, dove Dio, nel suo Figlio, ha riversato il suo Spirito, senza misura, sull’umanità intera. L’umanità è divenuta così il suo tempio vivo. Lo Spirito è luce che ci conduce alla pienezza della verità; è fuoco che ci purifica liberandoci così da ogni ipocrisia; è acqua viva e vivificante che attraverso i sacramenti edifica l’uomo nuovo; è soffio creatore che ci raccoglie dalle dispersioni all’unità della fede. Ecco perché questo giorno è contrassegnato dalla gioia, dalla lode e dall’azione di grazie. Luca ci ricorda che nel giorno di Shavuot (Pentecoste) i discepoli furono rivestiti di potenza dall’alto, ovvero lo Spirito del Risorto si manifestò tra loro penetrandone il cuore, l’intelligenza e la vita. Subito si fece chiara un’evidenza: Gesù era risorto e secondo la sua promessa inviava loro il Consolatore. Bisogna sapere che la festa di Pentecoste era una delle tre grandi celebrazioni della fede ebraica. Con la Pasqua (Pesah), celebrata a primavera, si ricordava la liberazione dall’Egitto; con la Pentecoste, invece, il dono della Legge al Sinai; con la festa delle Capanne (Sukkot), il ricordo del cammino, sotto le tende, verso la terra della libertà. Se la Pasqua celebra il tempo del fidanzamento, la Pentecoste sigilla il tempo del matrimonio (alleanza) tra Dio e il suo popolo. Ma pienezza e compimento della Pasqua e della Pentecoste è Gesù morto e risorto. Da questo evento, un nuovo linguaggio si diffonde, si odono parole nuove, e lingue mai prima conosciute si intrecciano in un unico inno di giubilo. Questo provoca meraviglia e stupore in quelli che erano venuti a Gerusalemme per la festa. Il testo evangelico ci porta al cuore dei Discorsi di addio. Gesù assicura i suoi discepoli che sarà loro vicino mediante lo Spirito Santo, il quale svolge tre funzioni. Anzitutto testimonia e glorifica Gesù, poi guida i discepoli alla pienezza della verità. La prima funzione è legata alla testimonianza. Giovanni usa il verbo martyre («rendere testimonianza»). Questa funzione era stata già attribuita a Giovanni Battista, alle opere, al Padre e alle Scritture (cf Gv 5,31-39). Dopo la Pasqua sarà la funzione precipua dello Spirito. Questa testimonianza è cristologica, ovvero si concentra su Gesù. Difatti è lo Spirito che fa conoscere Gesù, la sua identità, la sua missione, il senso ultimo della sua Pasqua. Riguardo poi alla glorificazione, sappiamo che Gesù è già stato glorificato dopo aver dato il boccone a Giuda (cf Gv 13,31ss). In quell’ora ha manifestato la gloria, che egli aveva prima ancora della fondazione del mondo. Ora però Gesù parla di una glorificazione futura ad opera dello Spirito, i cui primi destinatari e beneficiari saranno anzitutto i discepoli. ln una parola, lo Spirito donerà ai discepoli di vivere com’è vissuto il loro Maestro (cf Gv 17,22.26). E giungiamo alla terza funzione, quella della guida. La funzione di guida è attribuita nella Scrittura a Dio nell’esodo (cf Es 13,17) e alla Sapienza nei confronti dei giusti (cf Sap 9,11). Lo Spirito, afferma Gesù, vi guiderà alla verità. Se per il IV Vangelo la verità è Gesù stesso, significa che lo Spirito rivela pienamente il mistero di Cristo. E lo fa in due modi: introducendoci dentro Cristo, aiutandoci cioè ad interiorizzarne la presenza, e mediante una pedagogia della progressività. Per cui, la verità ci sta sempre davanti, non è una realtà che possiamo possedere ma una Presenza che ci possiede nella libertà della fede.