di don Pietro Marchetti, parroco
Con il mercoledì delle ceneri, i credenti , sacerdoti e laici, sono invitati dal Signore ad entrare in questo “tempo di Grazia” che è la Quaresima. Papa Francesco nel suo messaggio ci invita a viverlo come “un percorso di formazione del cuore” nel quale Dio si fa dono a ciascuno di noi prima ancora che noi ci facciamo dono ai fratelli “Noi amiamo perché Egli ci ha amati per primo (Prima Lettera di Giovanni cap. 4 versetto 19). Questo tempo di grazia ci possa condurre ad “avere un cuore misericordioso” , che “non significa avere un cuore debole”, ma invece chi vuole essere misericordioso “ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio. Un cuore che si lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell’amore che conducono ai fratelli e alle sorelle.” Per cui ogni giorno innalziamo al Signore l’invocazione “Rendi il nostro cuore simile al Tuo”. Ma questa formazione del cuore, dove ci deve portare ? La meta ce la propone Papa Francesco: vincere l’indifferenza a partire da quella che è nel nostro cuore, per vincere quella presente nella nostra comunità e nella chiesa tutta. Il primo cuore che deve essere rinnovato è il nostro: “siamo saturi di notizie e immagini sconvolgenti che ci narrano la sofferenza umana e sentiamo nel medesimo tempo tutta la nostra incapacità ad intervenire”. Prima di tutto possiamo iniziare a pregare per queste situazioni, poi aiutare con gesti di carità, mostrando così interesse verso gli altri e le loro sofferenze che sono per noi un richiamo alla conversione, perché ci ricordano la fragilità della nostra vita e la nostra dipendenza dal Signore e dai fratelli. Iniziamo allora un percorso che ci apre ai fratelli, a partire da quelli della nostra comunità parrocchiale e della nostra città di Massa Lombarda. Un percorso che intende costruire la comunione tra di noi, vincendo l’indifferenza l’uno verso l’altro e non limitando i nostri rapporti a un fatto di utilità (cercare le persone solo quando abbiamo bisogno), imparando ad avere più stima gli uni degli altri, gioendo per quello che i nostri amici fanno per il bene della nostra comunità ed evitando ogni giudizio, critica, mormorazione o lamentela, aprendo di più il nostro cuore ai fratelli e sorelle che sono nella sofferenza, nel dolore e nella solitudine, vincendo con le opere di carità la terribile tentazione dell’indifferenza.
Non chiudiamoci dentro le mura della nostra comunità parrocchiale, ma apriamoci con gioia all’accoglienza delle tante persone che vengono a far parte della nostra comunità massese, e anche di quelli che partono (non solo i defunti….), facendo attenzione a ciò che accade sul nostro territorio, per essere solidali con chi è colpito dalla sventura e condividendo la gioia per i lieti eventi. Ogni giorno domandiamoci “dov’è tuo fratello ?” (Genesi cap. 4 versetto 9).
La nostra comunità parrocchiale divenga in questo tempo di Quaresima un “isola di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza”, come scrive Papa Francesco.
Cari massesi, entriamo in questo tempo di Quaresima facendoci lavare i piedi da Gesù, altrimenti non possiamo avere parte con Lui, e non solo i piedi, ma anche la testa e tutto il corpo. Lasciamoci allora lavare da Gesù ascoltandolo nella sua Parola ricevendolo con i sacramenti, soprattutto l’Eucarestia, affinché diventiamo un unico corpo, nel quale, quando un membro soffre, tutti soffrono con lui e quando un membro gioisce tutti gioiscono con lui. Buon percorso a tutti, davvero questo cammino ri-formi il nostro cuore.
Ricordiamoci che in parrocchia abbiamo due box-doccia…non lasciamoli inutilizzati, anche perché la bolletta dell’acqua della Misericordia, l’ha già pagata GESU’…..
(editoriale dal n.1 de Il Nostro S.Paolo, febbraio 2015)