Programma 5 – 12 luglio 2020

Vivere il Mistero- Il Vangelo di questa domenica ci rivela l’anima profonda di Gesù, il quale fa sgorgare dal suo cuore filiale la sua lode al Padre perché, nella sua sapienza, si è rivelato ai piccoli. Noi ora entreremo, attraverso un commento semplice ed essenziale, in questo testo per evidenziarne la ricchezza teologica e la forza salvifica. Gesù esordisce con un inno di lode rivolto a Dio chiamato, allo stesso tempo, «Padre» e «Signore del cielo e della terra». Con molta probabilità il termine «Padre», nell’aramaico originate, era Abbà (appellativo che denota intimità familiare). Per Gesù Dio è l’Abbà. La formula «Signore del cielo e della terra», indica, invece, la maestà e la trascendenza di Dio. Dio è un Padre tenerissimo, vicino a noi ma anche trascendente, altro da noi. Questi due aspetti vanno tenuti sempre uniti. Il motivo della lode è racchiuso in due verbi: «hai nascosto», «hai rivelato». Gesù afferma che Dio ha nascosto, a coloro che si reputano sapienti, i misteri del Regno dei cieli («queste cose»), mentre agli ultimi si è compiaciuto di rivelarli. Quando Gesù parla di Regno dei cieli intende riferirsi a Dio come sovrano giusto, che rende giustizia a quanti patiscono oltraggi e prepotenze. Ma cosa intendiamo per «giustizia»? Per capire dobbiamo richiamare il contesto. Gesù ha constatato che le classi colte e religiose non l’hanno capito né seguito mentre gli ultimi (peccatori e prostitute) l’hanno accolto mettendosi persino alla sua sequela. La giustizia, quindi, è la salvezza di Dio offerta in Cristo. Se Gesù ha reso lode al Padre perché ha rivelato i misteri del Regno ai piccoli, ora evidenzia anche il suo ruolo di Figlio in questa rivelazione. Tutto gli è stato consegnato dal Padre. Questa affermazione rimanda al detto post-pasquale che troviamo in Mt 28,18, dove il Risorto asserisce che Dio gli ha dato ogni potere. Questo potere (exousra) è quello di perdonare, vincere il male, dare la propria vita come riscatto. Nel nostro testo, però, non si parla di potere ma di conoscenza. Questa conoscenza nasce da un’esperienza profonda di Gesù del disegno della salvezza. Bene, questa conoscenza è ora rivelata a tutti. Il rapporto Padre-Figlio non è perciò chiuso in un dialogo ristretto a due, perché, come abbiamo detto, il Figlio partecipa all’uomo quanto ricevuto. Gesù nel suo appello finale si rivolge quindi a coloro che stanno faticando per vivere con fedeltà la loro fede. Una fatica che nasce dal peso insopportabile di una legislazione gravosa imposta dalle guide religiose. A costoro Gesù indica il suo giogo. Un giogo che egli definisce dolce e leggero, «in greco zygòs chrestòs». Bisogna sapere che con «zygòs chrestòs» non si intende solo «giogo dolce» ma anche «legame (zygòs) utile, indispensabile, a portata di mano (chrestòs)». In una parola, Gesù chiama gli affaticati e gli oppressi a legarsi a lui con un legame profondo e liberante. La sua parola, ben illustrata nel Discorso della montagna, è infatti una proposta di libertà e di pace. Certo, è una proposta radicale, ma Gesù non impone il proprio potere coercitivo su nessuno, non fa pesare il suo giogo, ma si mostra maestro mite e umile, che sa accompagnare ogni suo discepolo alla pienezza del dono di sé. Le parole di Gesù, però, non sono rivolte solo ad una determinata categoria di persone ma a tutti gli uomini, a quanti sono alla ricerca della pace, a quanti sono sotto il peso della stanchezza fisica, psichica e spirituale. Non sarà la chimica, che spariamo quotidianamente nel cervello a ristorarci dalle nostre pesantezze esistenziali; non sarà neppure la politica, alla quale affidiamo il nostro destino, a darci un futuro sicuro; non sarà la nostra ansia di arrivare in qualsiasi modo a posizioni di prestigio a riempire la nostra vita; non sarà il denaro, il successo, il prestigio, il culto della propria immagine a farci superare il vuoto, l’incertezza del domani o la paura della morte. Chi, allora, sarà capace di ristorare la nostra stanchezza fisica, psichica e spirituale? L’abbiamo capito: Gesù, che ancora oggi ci ripete: «Venite a me… e io vi darò ristoro» (Mt 11,28).

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Parrocchia della Conversione

XIV del T. Ordinario

05 luglio 2020

n. XI / 32

di S. Paolo Apostolo

48024 Massa Lombarda – RA

Via Roli, 2

Tel. e fax 0545 81339

E-mail parrocchiaconversione@virgilio.it

Sito Internet parrocchiesanpaoloesangiacomo.it

Letture: Zaccaria 9,9-10 / dal Salmo 144 / Romani 8,9.11-13

Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30)

05 luglio
In quel tempo Gesù disse:

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore

Preghiera di Papa Francesco

O Maria,

tu risplendi sempre nel nostro cammino

come segno di salvezza e di speranza.

Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,

che presso la croce

sei stata associata al dolore di Gesù,

mantenendo ferma la tua fede.

Tu, Salvezza del popolo romano,

sai di che cosa abbiamo bisogno

e siamo certi che provvederai

perché, come a Cana di Galilea,

possa tornare la gioia e la festa

dopo questo momento di prova

Aiutaci, Madre del Divino Amore,

a conformarci al volere del Padre

e a fare ciò che ci dirà Gesù,

che ha preso su di sé le nostre sofferenze

e si è caricato dei nostri dolori

per condurci, attraverso la croce,

alla gioia della risurrezione. Amen.

VITA ECCLESIALE

Sabato 04 18.30 + Ruffini Armanda
Domenica 05 10.30 + Gattucci Stefano

+ Pelliconi Augusto

+ Furini Emilia

+ Regoli Giuseppina

Lunedì 06
Martedì 07 8.00 + Alide, Emma e Dante

Per Stefano (vivente)

Mercoledì 08 18.30 + cg. Giacometti-Mussino-De Giovanni

+ Ornella Rivalta (trigesima)

+ Balestri Franco

Giovedì 09
Venerdì 10 8.00 + Biancoli Vincenzo
Sabato 11
Domenica 12 1830 + Toffanello Maria

+ Alberti Dante e Casadio Irma

Orario

Confessioni Concordare con don Pietro eventuali esigenze

(muniti di mascherina rispettando rigorosamente le distanze come predisposto)

Tutte le celebrazioni si possono seguire anche nel sito Internet della parrocchia

Orario SS. Messe Feriale : Martedì e Venerdì ore 8.00

Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato ore 18.30

Festivo : ore 10.30, 18.30

Tutti i giorni ore 17.55 S. Rosario

Venerdì ore 20.30 Adorazione eucaristica

N.B. Tutte le celebrazioni sono aperte a tutti i fedeli

Nota. Da lunedì 18 maggio sono riprese le celebrazioni con il popolo.

La S. Mesa feriale è secondo il solito orario e quella festiva come indicato nel riquadro accanto. Dovranno ovviamente essere rispettate tutte le disposizioni di legge (distanziamento, mascherine, ecc..) che sono opportunamente poste in evidenza e portate a conoscenza di tutti.

Il catechismo in parrocchia resta sospeso fino a nuove disposizioni

Alla scuola di Gesù :
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Mt 9,18-26 Mt 9,32-38 Mt 10,1-7 Mt 10,7-15 Mt 10,16-23 Mt 19,27-29
Anno : A

Luglio 2020

LA VITA DELLA COMUNITA’

Domenica 05

XIV del T.O.

S. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (NO alle 8.00)
Lunedì 06

S. Maria Goretti

S. Messa ad orario feriale
Martedì 07 Ore 20.00 (Frascata) : S. Messa in suffragio della famiglia dei conti Manzoni-Ansidei (nel 75° anniversario dell’eccidio), celebrata nel parco della villa dal nostro vescovo mons. Mosciatti.
Mercoledì 08 Ore 19.30 (S. Paolo) : Celebrazione della preghiera del Vespro su iniziativa di A.C diocesana
Venerdì 10 S. Messa ad orario feriale

Ore 20.30 (S. Paolo) : Adorazione Eucaristica

Sabato 11

S. Benedetto

S. Messa ad orario feriale
Domenica 12

XV del T.O.

S. Messe alle ore 10.30 e 18.30 (NO alle 8.00)

angelo

Amministratore del sito web parrocchiale.

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